16 set 2015

BARUBICI SI MUOVE CON I CICLOTURISTI

Escursione in bicicletta da Treviso a Bassano del Grappa, lungo l'Itinerario cicloturistico regionale I2 "Anello del Veneto", 6 e 8 settembre 2015.

Ho fatto la 2a tappa dell’Itinerario I2 “L’anello del Veneto” seguendo i segnavia, che sono pochi ma ben posizionati. Aiutata dalle freccette di Girolibero, ho potuto correre anche senza guardare la cartina. Ricordi personali e di famiglia mi legano ai luoghi attraversati: Cornuda, Maser, Asolo, Fonte Alto e Bassano. Giovanna per Barubici.

Segnavia a Volpago del Montello, dove gli Itinerari I2 e I4 s'incontrano. Percorsi: "Dalla Baruchella a Bassano del Grappa" e "Dalla collina del Montello alle mura di Treviso".
Indice 
Come funziona
1. Borsa completa - 2. Più acqua - 3. Appunti registrati - 4. Cosa cercano i cicloturisti.
Esperienze e ricordi

1. Verso il Montello contro vento - 2. Stradone o Cordòn del Bosco - 3. Cornuda gelato con Curaçao - 4. Maser una finestra sulla Villa - 5. Asolo silenzio e ombra - 6. Fonte Alto i roccoli rimasti - 7. Bassano I il trasporto della bicicletta - 8. Bassano II cosa fare in un'ora - 9. Bassano III segnavia e freccette.

Come funziona

1. Borsa completa 
Ho messo in borsa gli attrezzi minimi in caso di foratura: una scatolina con patches, mastice e un pezzetto di carta vetrata, i cacciagomma, la pompa e un paio di guanti. Ma nella borsa c’è anche: un lucchetto per la bicicletta, del cotone con acqua ossigenata, un impermeabile, una gonna per coprire la bruttura dei pantaloncini quando salgo in treno o entro in un locale e poi acqua e frutta fresca.

2. Più acqua 

Ho raddoppiato la borraccia e per bere con regolarità ho messo la sveglia, ogni 20’ un sorso d’acqua e rifornimento continuo, mai una borraccia vuota. La misura del tempo, il sorso d’acqua e il ripetuto momento di pausa mi hanno dato molta tranquillità, rispetto ad una iniziale pedalata concentrata solo sull’obiettivo di arrivare.

3. Appunti registrati 

Il telefonino con la sveglia impostata mi serve anche da registratore. Un clic e registro parole e frasi che mi vengono in mente pedalando. Ho provato a registrare anche il campanello della bicicletta ma il suono che ne risulta è sinistro e ferroso. Non ho ancora trovato il campanello giusto. Domanda: viene prima la bicicletta o il campanello?

4. Cosa cercano i cicloturisti
Cosa vedono i cicloturisti quando passano, cosa cercano, di cosa hanno bisogno, cosa offriamo loro del nostro modo di vivere, queste sono le domande alle quali ho cercato di rispondere percorrendo gli itinerari cicloturistici. È vero che i luoghi si vedono attraverso i modelli che abbiamo in testa e i nostri ricordi, ma possiamo estraniarci e guardarli con occhi diversi.

Sopra: paesaggio lontano, il monte Cesen. Sotto: paesaggio prossimo al percorso cicloturistico, un orto fiorito.
Il post in pdf disponibile qui 

1 set 2015

BARUBICI SI MUOVE CON I CICLOTURISTI

Escursione in bicicletta da Vittorio Veneto a Treviso, lungo l' Itinerario cicloturistico regionale I4 "Dolomiti - Venezia", 23 e 30 agosto 2015.

Ho fatto la 3a tappa dell’Itinerario I4 seguendo i segnavia: numerosi, ben posizionati e ora rafforzati da quelli aggiunti della Ciclovia Monaco Venezia. Avevo la cartina in mente e ricordi di paesaggi e luoghi frequentati da ragazza. Giovanna per Barubici.

Quasi una cicloturista, sempre a caccia di segnali. Percorsi: "Da Vittorio a Treviso" e "Da Cozzuolo a Ponte della Priula"

Indice

Come funziona - 1. Concentrarsi sull’obiettivo - 2. Fare attenzione all’asfalto! - 3. Avere una pedalata agile e rotonda - 4. Godere del paesaggio Cose SI - 1. Riconosco il parco - 2. Cose per solitari - 3. Castello Collalto e torri Grigolin - 4. Sinistra e destra Piave Cose NO - 1. Ascensore chiuso - 2. Ponte pericoloso - 3. Vedo cubi - 4. Senza ombra né acqua


Come funziona

1. Concentrarsi sull’obiettivo. 
Per questo vado veloce, per centrare l’obiettivo. Scesa dal treno a Vittorio il primo pensiero è stato: “…e ora arrivare a Treviso!”. L’anno scorso quando per Barubici ho rilevato i passaggi dei cicloturisti, avevo notato che andavano veloci, ora capisco perché: non per dar prova speciale di sé, ma per arrivare. Si va più veloci verso la fine della tappa.
2. Fare attenzione all’asfalto! 

È una sorta di ritornello: fare attenzione alle crepe, alle buche e ai rattoppi dell’asfalto, àlle_̮crè-pe//àlle_bù-che//ài_rat-tòppi//dell’as-fàlto e si sa i ritornelli aiutano a dare regolarità alla pedalata.
3. Avere una pedalata agile e rotonda 

per non affaticarsi e per non arrivare troppo stanchi. Funziona così: con qualsiasi bicicletta e qualsiasi paio di scarpe addosso, concentrarsi sulla spinta da ore 6 a ore 9 piuttosto che su quella da 3 a 6. Faccio anche un po’ di esercizio in corsa muovendo i pedali al contrario.
4. Godere del paesaggio. 

Dopo l’obiettivo, l’asfalto e la pedalata viene il paesaggio. Si può godere di qualche brano di paesaggio in momenti di tranquillità: quando il percorso si fa di campagna, dove i cortili, i giardini e le case si mostrano volentieri; quando lungo il percorso ci sono finestre sul paesaggio: slarghi, strade a terrazzo o a argine fra due terre diverse; quando visivamente si collegano delle emergenze: colline e torri. Lo sterrato mi distrae molto e non vedo niente intorno.
Parole ritrovate lungo l'argine del Piave a Nervesa della Battaglia: Rete Natura 2000