18 apr 2017

CREDERE IN UN PROGETTO, LE GELATERIE EUROPEE DELLA RETE BIKE FRIENDLY GELATO

Conversazione con Sergio Del Favero promotore e aderente convinto alla rete Gelaterie Amiche della Bicicletta. 

La conversazione è stata un crescendo di interesse e di entusiasmo fino ad arrivare ad una coincidenza di visione inaspettata. Parole chiave molte volte ripetute: circuiti, servizi, sinergia, qualità, valore. 

Sergio con la moglie fa il gelatiere ad Arcade (Treviso), è Accademico e ha aperto la sua gelateria sei anni fa di ritorno dalla Germania; è un imprenditore convinto, ricco di proposte e iniziative, con una visione chiara di sviluppo locale possibile e un entusiasmo contagioso. La sua gelateria Pausa Gelato è sulla Via Claudia Augusta Altinate.

- La rete europea Bike Friendly Gelato www.gelatonews.it/gelaterie-amiche-del-cicloturismo
- L'interessante pagina Fb della Gelateria di Sergio www.facebook.com/PausaGelato
- Una traccia della ciclabile Claudia Augusta Altinate www.bikemap.net/it/route/3445701 


Cicloturisti della Via Claudia Augusta Altinate davanti alla Gelateria di Sergio, Arcade (TV). Fonte: www.facebook.com/1079148725511963
Indice
1. I tanti rami della Via Claudia Augusta
2. Il ramo Altinate che si sta formando
3. I cicloturisti chiedono servizi e gentilezza
4. Cercano un prodotto di qualità e di valore
5. I cicloturisti cercano anche intrattenimento
6. Una sintesi di servizi e conoscenze orientati al ciclista
Tempo di lettura: 15' ca
L'intervista in formato pdf scaricabile qui


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I tanti rami della Via Claudia Augusta
“Ho chiesto ai cicloturisti: come mai ad Arcade? Loro mi hanno fatto vedere le mappe e i blog dove si consiglia di tagliare per Arcade in direzione Treviso. Questi consigli non si trovano nelle guide ma solo nei blog.”
(G) Seguo l’iniziativa “Gelaterie amiche dei cicloturisti” che poi è diventata “Gelaterie amiche della bicicletta” fin dall’inizio. La prima cosa che ho fatto è stato aprire il sito Gelato News, andare a vedere la mappa e vedere chi c’è e mi son sorpresa di trovare una Gelateria Amica dei cicloturisti ad Arcade e mi sono chiesta, ma che itinerari cicloturistici passano per Arcade?

(S) Ho parlato con alcuni cicloturisti che arrivano dalla Germania, perché fortunatamente conosco la lingua tedesca, ho chiesto come mai ad Arcade e loro mi hanno spiegato che le guide che usano sono collegate a dei blog, dove loro scrivono e leggono gli appunti degli altri. Negli appunti si dice: “quando vi trovate a Ponte della Priula non proseguite per la Statale Pontebbana perché è molto trafficata, tagliate per Bidasio, Madonnetta, Arcade, proseguite per Povegliano in direzione Treviso perché è una strada meno trafficata, avete un percorso più facile e più corto. Questi consigli non si trovano nelle guide ma solo nei blog.

I cicloturisti che ho intercettato mi hanno fatto vedere le mappe, mi hanno fatto vedere anche il blog dove scrivono e mi hanno spiegato l’alternativa alla Pontebbana. Non solo la Monaco Venezia ma anche la Claudia Augusta fanno base a Mestre, perché poi a Mestre i cicloturisti prendono il treno e ritornano in Austria o in Germania. Nei blog la parte ciclabile da Treviso a Mestre è considerata non di pregio, probabilmente i cicloturisti percorrono strade che non considerano interessanti. Prendono il treno a Treviso, hanno il deposito delle biciclette a Mestre, quindi girata finale a Venezia e poi ritorno al deposito, prendono i bagagli, caricano in treno e vanno verso Innsbruck.



Il ramo Altinate della Claudia Augusta che si sta formando 
“L’ultima sosta che a loro viene dettagliata è Cison di Valmarino, fanno il Passo Praderadego, scendono e si trovano a Valmareno e poi sostano a Cison. Leggendo un attimo, vengono giù verso Colfosco, quindi la via dei Marcatei, superano il Ponte della Priula e si trovano poi in una zona buia.”
(G) So che la Claudia Augusta, quella dei segnavia ufficiali passa qua dietro: Bidasio, Busco, Spresiano. Qualche anno fa sono andata a vedere quali erano le strutture ricettive trevigiane che aderivano ad AlbergaBici, molte poi si sono tolte, in particolare l’ultima rimasta era proprio Il Barco qui ad Arcade che come è uscito da AlbergaBici è entrato in ClaudiaAugusta. Una ragione c’è: la Via Claudia Augusta si conferma come la seconda ciclovia all’estero preferita dai tedeschi dopo quella del Danubio e qui purtroppo dopo Feltre in poi trovano ben poco, i cicloturisti cosa dicono?

(S) In quel di Colfosco, appena sopra Sant’Anna, c’è un ponte romano che i cicloturisti conoscono bene e noi che siamo qui no. È in uno stato di degrado tale che se ci passasse una ciclovia probabilmente riusciremmo a valorizzarlo. Ho parlato con loro per capire dove trovano difficoltà e problemi: hanno problemi da Trichiana a venire di qua e poi l’ultima sosta che a loro viene dettagliata è Cison di Valmarino, fanno il Passo Praderadego, scendono e si trovano a Valmareno e poi sostano a Cison dove le guide dicono “sedetevi, gustatevi il panorama, bevetevi un buon vino prosecco e proseguite il vostro viaggio”. Da qui poi si chiude. Leggendo un attimo, vengono giù verso Colfosco, quindi la via dei Marcatei, superano il Ponte della Priula e si trovano poi in una zona buia. Quando arrivano qui ad Arcade, la domanda è “dobbiamo andare a …” alcuni vanno a Jesolo, altri a Treviso per il treno, altri ancora a Venezia.

Visto che c’è il Barco la sera i cicloturisti escono e fanno la passeggiata ad Arcade e qui solo io sono aperto; quando vedono la coppa d’oro, capiscono i risultati del mio lavoro e parlano in tedesco con me, allora mi prendono in disparte e mi chiedono “dove possiamo andare a mangiare” “dove possiamo comprare del vino”. Alla fine del loro percorso vengono qua e mi ringraziano. Vedo di darmi da fare per queste persone perché mi piace, perché parlo tedesco e nel contesto non ho sempre la possibilità di praticarlo.



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I cicloturisti chiedono servizi e gentilezza
“Dico che con l’andare del tempo ci saranno dei servizi. Le persone vanno in bicicletta, vogliono fare quell’itinerario perché ha determinati servizi, quindi noi dobbiamo dare la possibilità ai cicloturisti di averli.”
(G) La Ciclovia Monaco Venezia è in realtà solo l’ultimo progetto partito di ciclabilità possibile fra la Germania e Noi, esistono diverse Monaco Venezia, come esistono diramazioni della Claudia Augusta. Quando ho visto le foto nella pagina Fb di Pausa Gelato con i cicloturisti tedeschi che dicevano di fare la Monaco Venezia mi sono detta, devo andare a parlare con Sergio per sapere che Monaco Venezia passa per Arcade.

(S) Io sono entrato fin dall’inizio nel progetto Bike Friendly Gelato, perché lo sento molto mio e ci credo fortemente. Non è una cosa che ti porta clienti subito, li devi cercare e fare in modo di avere qualcosa da proporre, questa è una mentalità imprenditoriale, perché io ho bisogno di questa gente e ciclisti e cicloturisti hanno bisogno di me, è una sinergia.

Gelateria artigianale non identifica tutte le gelaterie, per questo sono entrato in Accademia, perché voglio far capire alle persone che ogni gelateria non è uguale all’altra. Ci sono persone prima che gelaterie e io voglio che la gente capisca il lavoro che faccio e apprezzi il prodotto che sembra uguale ma che in realtà è diverso.

Il gelato artigianale nasce in Italia e dall’Italia va in tutto il mondo. L’America ha provato a cambiare il nome Ice Cream e non lo vendono, adesso in America lo chiamano Gelato, che è un simbolo di italianità, di prodotto originale, la parola da significato e valore aggiunto, è questo che dobbiamo valorizzare ma dobbiamo volerlo fare.

Dico che con l’andare del tempo ci saranno dei servizi. Le persone vanno in bicicletta, vogliono fare quell’itinerario perché ha determinati servizi, quindi noi dobbiamo dare la possibilità ai cicloturisti di averli.

Il Bike Friendly Gelato si riunisce regolarmente per fare in modo che questo progetto vada avanti. L’ultima volta che ci siamo trovati a Rimini abbiamo pensato di fare delle zone attrezzate dove il turista in bicicletta può trovare una pompa, una chiave o un martello se gli serve. Il cicloturista sa che nelle Gelaterie Bike Friendly può trovare un servizio in più
E poi cercare una sinergia come dicevo prima con le attività vicine: un posto dove andare a dormire, un meccanico che nel caso ti possa venire a prendere, un negozio di scarpe. Noi ci uniamo, ma deve essere una sinergia. Vedo che loro nei blog scrivono di questo, dei servizi e della gentilezza incontrata. Quindi un meccanico, un noleggio di biciclette sia normali che elettriche, l’assistenza tecnica che trovano in un posto strategico lungo gli itinerari e in sinergia con la Gelateria Bike Friendly di Arcade.



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I cicloturisti cercano un prodotto di qualità e di valore 
“…i cicloturisti non stanno chiedendo uno sconto, perché non gliene importa niente della pallina che costa meno, vogliono un servizio, vogliono il valore aggiunto e lo pagano, non hanno problemi”
(G) La passeggiata che ho fatto l’anno scorso prima di aprile con la proposta per queste piccole gelaterie di paese lungo la Ciclovia Muenchen Venezia di entrare in rete con le Gelaterie amiche dei cicloturisti, fa parte del mio lavoro. Le gelaterie in campagna in realtà sono rivendite, ma si possono trasformare e anche questo fa parte del mio lavoro, la trasformazione in una direzione condivisa.

(S) Il discorso che noi di Bike Friendly Gelato abbiamo fatto sia a Rimini che a Longarone è di far entrare nell’iniziativa solo 
gelaterie di qualità. Se il Bike Friendly Gelato funziona per me che sono ad Arcade, può funzionare ancora meglio in città. Il mio è solo un mettere in moto questo tipo d’idea. Noto però che si sta formando un problema, non capisco se le gelaterie intorno a me che hanno aderito pensano che il Bike Friendly gli porti clienti o se lo fanno perché ci sono io. Se vedo che la gelateria si è legata ad un’idea del genere e poi non ha una pagina Fb, oppure ce l’ha e non è attiva, allora c’è un problema. L’adesione è soggettiva, ma devi sentire dentro il progetto e fare qualcosa.

Per me è iniziato così: ad Arcade c’è un gruppo ciclistico dal quale ho cominciato. Ragazzi facciamo una foto qui una mattina tutti insieme? Sergio siamo qua forza, poi quando tornate dal vostro giro, ci mangiamo un gelato. Quando hanno visto la foto, l’hanno a loro volta pubblicata, una foto con me davanti la gelateria. Quindi si capisce perché non solo cicloturisti, ma anche ciclisti e cicloamatori, tutto il mondo della bicicletta.

Alcune gelaterie del circuito Bike Friendly fanno delle proposte: a tutti i cicloturisti danno il gelato a 1 € invece che a 1€ e 50. Ma non è questo che il cicloturista chiede, non sta chiedendo che tu gli faccia uno sconto, perché un ciclista o un cicloturista spende molto per la bicicletta e le attrezzature, non gliene importa niente della pallina che costa meno, vogliono un servizio, vogliono il valore aggiunto e lo pagano, non hanno problemi e quindi queste gelaterie non hanno capito a cosa serve il Bike Friendly. Non serve per attirare clienti, i ciclisti e i cicloturisti cercano un prodotto di alta qualità, perché loro vogliono il massimo, altrimenti non vanno a fare quel tipo di sport o di vacanza.


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I cicloturisti cercano anche intrattenimento
“Al di fuori di quello che è il discorso cicloturismo, alla sera questi nostri ospiti cercano intrattenimento, anche se siamo ad Arcade.”
(G) Come attivatrice ho raccolto le richieste di chi abita lungo gli itinerari: c’è chi dice mi piacerebbe aprire un b&b, un agri-camping oppure mi piacerebbe aprire una gelateria. Attenzione! rispondo perché una gelateria non deve essere proprio solo una rivendita, deve avere delle caratteristiche di qualità, quindi ho pensato cerchiamo un consulente, il migliore e il più vicino a noi, cerchiamo di avere un’idea di lavoro commisurato al nuovo cliente che sta arrivando. 

(S) Queste persone cercano un servizio di livello medio alto, perché vengono da delle zone dove i servizi per i ciclisti sono al top. I cicloturisti sono soprattutto stranieri, non si può fare a meno di imparare un minimo di lingua. Il mercato funziona così, loro cercano un servizio o ce l’hai oppure si rivolgono altrove
Un altro problema è che qui da noi ognuno guarda al proprio orticello, c’è poca sinergia fra le imprese. La mia idea per esempio è di far entrare in Gelateria qualcuno che noleggia un pulmino a 9 posti con un rimorchio per le biciclette dietro. Sappiamo che i cicloturisti sono di una certa età e il trasporto a destinazione per poi tornare indietro funzionerebbe molto bene. L’importante è stabilire dei contatti con persone simili, che pensano allo stesso modo, che hanno lo stesso obiettivo e che intendono lavorare bene insieme. 

A di fuori di quello che è il discorso cicloturismo, alla sera questi nostri ospiti cercano intrattenimento, anche se siamo ad Arcade. La struttura ricettiva dovrebbe prendere l’iniziativa e dire: andate in centro ad Arcade, c’è un Accademico Gelatiere che ha vinto la coppa d’oro, andate ad assaggiare il gelato con il quale ha vinto, quello alla ricotta.

Mi è successo che una sera, sono arrivati 3 cicloturisti che non avevano prenotato e qui ad Arcade non c’era posto. In quel momento in Gelateria c’era la titolare del vicino albergo di Spresiano che è mia cliente e ha detto: vi posso aiutare? Ha telefonato in albergo e io li ho accompagnati con la macchina. Non dobbiamo improvvisare, ma essere un attimo strutturati 
ed è solo questione di organizzazione, ci vuole poco se tutti hanno lo stesso obiettivo. Ci vorrebbe qualcuno che diriga tutti in un’unica direzione.



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Una sintesi di servizi e di conoscenze orientati al ciclista 
“Il cicloturista, il ciclista, l’escursionista o l’amante della bicicletta devono avere punti di riferimento che facciano parte di circuiti più ampi” 
(G) Parlando di piccole gelaterie lungo gli itinerari cicloturistici o lungo la Ciclovia Monaco Venezia, vorrei che non pensassero di lavorare subito e isolati con i cicloturisti. Può essere che una gelateria madre come la tua parta per prima e che parta anche in un certo modo e poi esserci tante piccole gelaterie figlie di questa esperienza, aperte lungo gli itinerari cicloturistici come rivendite dei tuoi gelati per cominciare.

(S) Non fermiamoci in questo che è il Bike Friendly o il cicloturismo, nella provincia di Treviso abbiamo associazioni ciclistiche che non ci sono in altre regioni, siamo la provincia ciclistica d’Europa, associazioni storiche, di professionisti, dilettanti e amatoriali che fanno bellissime uscite e si muovono ogni fine settimana, che hanno bisogno di punti di riferimento aperti e disponibili, di ciclo officine e di interventi rapidi. Ci deve essere un filo conduttore che lega il tutto, il cicloturista, il ciclista, l’escursionista o l’amante della bicicletta devono avere punti di riferimento che facciano parte di circuiti più ampi, che offrono una sintesi di servizi orientati al ciclista. Pausa Gelato è Bike Friendly ma è anche dentro il circuito Gelaterie del Territorio. 




via GIPHY Ciclisti e cicloturisti con Sergio ad Arcade. Fonte: www.facebook.com/pg/Pausa-Gelato

Links

- Circuito AlbergaBici www.albergabici.it
- Via Claudia Augusta Asse culturale europeo www.viaclaudia.org
- Freunde der/Amici della Via Claudia Augusta in Fb www.facebook.com/ViaClaudiaAugustaEWIV
- MIG di Longarone (BL) www.mostradelgelato.com
- SIGEP di Rimini www.sigep.it
- Circuito Gelaterie del territorio www.gelateriedelterritorio.it