15 mag 2017

CULTURA VENETA E CICLOTURISTI CHE PASSANO

Giovanna di Barubici ospite dell’Associazione Donne Venete. Contributi alla definizione di alcune parole della promozione turistica: identità, lingua e Serenissima. Ponzano Veneto, 12 maggio 2017



Proporrei una riflessione di partenza. Come sapete a metà settembre 2017 ci sarà una pedalata (530 partecipanti) da Monaco a Venezia organizzata in grande stile dai Tedeschi di 
Eurac/RadRace per promuovere la Ciclovia Muenchen Venezia nel mondo. Per quanto ci riguarda i partecipanti passeranno per Ponzano Veneto-Villorba-Treviso domenica 17 settembre, provenienti da Vittorio Veneto e diretti a Jesolo.

Non solo le città di tappa, ho sempre pensato che anche noi abitanti della Ciclovia dovremmo organizzarci per fare in modo che i nostri luoghi non passino inosservati; ho pensato che dovremmo dare segnali di strade abitate e vissute e non di strade vuote e libere all’invasione. Se ogni casa lungo la Ciclovia esponesse un segno, un simbolo, una bandiera o organizzasse un piccolo evento con la famiglia o con i vicini all’aperto davanti casa, i Tedeschi che passeranno porterebbero con sé un ricordo chiaro di cosa è un Veneto autentico, identitario e organizzato. 
Giovanna

Abbreviazioni


I2 itinerario cicloturistico regionale “Anello del Veneto” - I4 itinerario cicloturistico regionale “Dolomiti-Venezia” - BI4 BiciItalia Piave-Sile (FIAB) - CMV Ciclovia Muenchen Venezia (EU) - E agenzia Eurobike (AT) - F agenzia FunActiveTours (IT) - G agenzia Girolibero (IT)

Sommario

1. Una domenica di settembre 2013: scoperti 2 nuovi segnali turistici
2. In 4 anni allo stesso palo si sono aggiunti altri segnali per cicloturisti
3. Un sabato di maggio 2017: passa un gruppo di 34 cicloturisti, parliamo insieme
4. È necessario costruire un collegamento fra abitanti e cicloturisti che passano
5. Un altro palo lungo via Schiavonesca: 1 segnavia a 2 etichette
6. Dall’alto in basso: informazioni in Rete sul percorso e i prodotti venduti
7. CMV fronte di un pieghevole raccolto a Belluno
8. La destinazione MuenchenVenezia organizzata per temi: il nostro è “Giardini di Venezia”
9. CMV retro del pieghevole: la prima lingua è il tedesco
10. Realizzazione del progetto della CMV, cosa ci chiedono i Tedeschi: autenticità, identità, organizzazione



Tempo di lettura: 10' ca + approfondimenti
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1. Una domenica di settembre 2013: scoperti 2 nuovi segnali turistici



2013 Una domenica mattina di settembre a passeggio con il cane, le mie sorelle ed io ci siamo accorte di questi segnali turistici (in foto). Li abbiamo letti bene davanti e dietro, ed è così che abbiamo scoperto quando e come via Schiavonesca, la nostra stradina di campagna, è diventata itinerario cicloturistico regionale. Segnavia realizzati nel 2012 e collocati nella primavera del 2013. Un palo così organizzato e in quella posizione diventa subito un totem turistico ricco di informazioni. Le 2 parole che coronano i segnavia raccontano bene un pezzo di storia della nostra campagna.

Una campagna compresa fra la collina del Montello e le mura di Treviso, tagliata nel mezzo da est a ovest dalla linea retta della Strada Postumia, che da quando ha preso la precedenza (anni ‘80) ha generato nel comune di Ponzano Veneto una via Volpago Nord e una Sud.

L’antica via Schiavonesca incrocia la Antiga poco lontano da questo segnale. 
“Con questo nome (e simili) si designavano le vie anticamente interessate dalla presenza o dal passaggio di Schiavoni, cioè popolazioni slave, variamente attestate nella Venezia a partire dall’altomedioevo. Una Schiavonesca si estende a sud del Montello, parallela al profilo collinare, mentre un’altra – evidenziata nel catastico del 1635 – passa per gli abitati di Baruchella e Sant’Andrà. Talvolta tuttavia questi toponimi indicavano la presenza della cosiddetta uva schiavonesca, cioè alcune varietà importate dell’Europa orientale.” In G. Màfera - G. Roman Saggi minimi di dialettologia veneta Silea: Piazza, 2006

2. In 4 anni allo stesso palo si sono aggiunti altri segnali per cicloturisti




2017 Allo stesso palo si sono aggiunti altri segnali per cicloturisti: il segnavia della ciclabile Monaco Venezia nell’estate del 2015 e l’etichetta di G nella primavera del 2017. Un unico percorso per diversi itinerari, pubblici e privati. Il totem di informazioni utili al cicloturista che passa si è così arricchito di parole e di nuove frecce.

Siamo in un punto notevole, chiamato ginocchio trevigiano degli itinerari cicloturistici veneti, e di fronte ad una scuola primaria, ragion per cui anche il Comune di Ponzano Veneto è considerato abitante degli itinerari cicloturistici.

3. Un sabato di maggio 2017: passa un gruppo di 34 cicloturisti, parliamo insieme


2017 sabato 6 maggio, verso mezzogiorno, un gruppo di 34 austriaci percorrono via Schiavonesca in direzione ovest verso Villorba (TV). Cercano un punto della stradina diventata Ciclovia dove ricompattare il gruppo, naturalmente le piccole piazzole di entrata alle nostre case servono anche a questo. Approfitto della sosta e parlo con il Signore in coda, il quale mi dice che l’arrivo del gruppo è previsto verso sera a Jesolo e che il giorno seguente sarebbero andati a Venezia col ferry-boat.

4. È necessario costruire un collegamento fra abitanti e cicloturisti che passano


2013-2017 Sono quasi 4 anni che con il Progetto Barubici mi occupo di costruire un collegamento fra abitanti delle stradine diventate improvvisamente itinerario e i cicloturisti che passano. Il primo modo che abbiamo a disposizione per stabilire un contatto è la parolasalutare quando passano e parlare con loro quando si fermano.

Garantisco che la lingua non è mai un problema, quando da entrambe le parti c’è disponibilità. E poi in tutte le nostre case si parlano almeno 3 lingue, se non altro per via dell’istruzione ricevuta e del lavoro all’estero di molti.

5. Un altro palo lungo via Schiavonesca: 1 segnavia a 2 etichette


2017 In foto, un altro palo diventato spontaneamente totem turistico lungo via Schiavonesca: in alto il segnavia della CMV collocato nel 2015 acd Provincia di Treviso, sotto l’etichetta rossa di F messa nel 2016 e quella di G nel 2017. Proviamo a cercare informazioni utili in Rete per capire i percorsi e dare un valore economico alle etichette, quale è il progetto e a quale destinazione appartiene via Schiavonesca e la Baruchella.

Notiamo a destra le potenzialità del punto: è una fermata capolinea dell’autobus con piazzola di sosta organizzata e attrezzata di rastrelliere, pensilina e bacheca informativa. Di fronte la vecchia Osteria Bacheta, 100 anni di vita, il primo bar utile che i cicloturisti incontrano lasciato Volpago del Montello. C’è da chiedersi perché i 34 austriaci in bicicletta non abbiano scelto né la piazzola dell’autobus, né il piazzale davanti al bar come punto per ricompattare il gruppo.

6. Dall’alto in basso: informazioni in Rete sul percorso e i prodotti venduti


(CMV) Ciclovia Muenchen Venezia, la mappa http://maps.muenchen-venezia.info
(F) FunActiveTours, la Ciclovia Muenchen Venezia http://www.funactive.info/it
(G) Girolibero, dalle Dolomiti a Venezia http://www.girolibero.com/de



7. CMV fronte di un pieghevole raccolto a Belluno


2017 Nel pieghevole la sintesi del progetto della CMV: al centro il logo e il sito di riferimento, a destra in primo piano l’hashtag che esprime bene la volontà dei gestori di collocare la destinazione a livello internazionale: MUC VCE sono le sigle dei relativi aeroporti. A sinistra infine il grafico dell’intero percorso.

Il ramo finale della CMV che si sta affermando sul mercato è quello di Jesolo/Venezia, come detto chiaramente dal gruppo di passaggio in Baruchella. I motivi sono 2: da una parte la chiusura della città di Venezia alle biciclette, che non possono transitare neanche a mano, dall’altra gli albergatori di Jesolo ben organizzati e già pronti ad una accoglienza particolarmente dedicata.


8. La destinazione Muenchen Venezia organizzata per temi: il nostro è “Giardini di Venezia”



2017 Si tratta di un’unica destinazione, la #MuenchenVenezia, una linea lunga 560 km. Se la destinazione è un punto, la parola chiave è territorio, scoperta del territorio intorno a quel punto; se invece la destinazione è una linea, la parola chiave è tema, lo sviluppo articolato e coerente di un tema

La CMV è stata organizzata in 5 temi: dall’Esperienza dell’acqua, fiumi e laghi della Baviera, ai Giardini di Venezia, paesaggio e Ville Venete. A noi tocca sviluppare bene il tema dei Giardini di Venezia o della Serenissima, nel tratto che va dal Lago di Santa Croce a Jesolo.

9. CMV retro del pieghevole: la prima lingua è il tedesco




Poiché il progetto della CMV è tedesco e rivolto particolarmente ai Tedeschi che vogliono attraversare le Alpi, la prima lingua utile sul retro del pieghevole è il tedesco: “durch die Gaerten Venedigs” - attraverso i Giardini della Serenissima” - “on to the Gardens of Venice” …ma che differenza c’è fra dire “di Venezia” e dire “della Serenissima”?

Sappiamo che la lingua è un territorio di conquista e allo stesso tempo di resistenza. Serenissima è un appellativo dato da altri alla Repubblica di Venezia (1100 anni di vita, 220 anni dalla morte). Oggi vuol dire terre di Venezia, come il titolo di uno dei primi prodotti di G, e residuo fisso di un sistema di governo come sono le Ville Venete. Venezia invece è un isola, una città molto desiderata ma ostile ai cicloturisti.

10. Realizzazione del progetto della CMV, cosa ci chiedono i Tedeschi: autenticità, identità, organizzazione




I Tedeschi che gestiscono con partner di progetto locali la CMV ci chiedono di essere autentici, di esprimere bene la nostra identità e di saperci organizzare. I 3 concetti chiave riguardano soprattutto i prodotti/servizi offerti. Siamo ancora in fase di lancio del progetto e i timori dei Tedeschi nei nostri confronti sono già stati espressi, una prova è che sono scesi ad organizzare la destinazione cicloturistica della vicina Valbelluna.

Per quanto riguarda la campagna trevigiana, il primo imprescindibile lavoro da fare è informare gli abitanti (famiglie, imprese e istituzioni) che i cicloturisti passano. Fornire loro informazioni utili sul perché, il come e quando passano, con l’obiettivo di coinvolgerli attivamente nella realizzazione del prodotto CMV e di tutti i servizi di cui i cicloturisti hanno bisogno. Quanto vale fare informazione?