12 giu 2015

CONVEGNO UNA BUONA OCCASIONE PER RIFLETTERE

"IL TERZIARIO NELLA PROVINCIA DI TREVISO"

Rapporto annuale. Criticità, aspettative e strategie di rilancio. Venerdì 5 giugno 2015. EbiCom - Confcommercio Unascom Treviso


Una buona occasione per riflettere

Partecipare al convegno è stata una buona occasione per riflettere su quello che BARUBICI sta facendo in questo momento e sul percorso di lavoro dei prossimi due mesi. Partecipare ha contribuito a mettere appunto la descrizione di BARUBICI che si trova sotto il titolo di questo blog: abbiamo recuperato la frase “con particolare attenzione agli ABITANTI dei percorsi, alla loro disponibilità, ai saperi, agli interessi, alle abilità e alle competenze” e abbiamo aggiunto le parole “condividere conoscenze, informazioni e progetto”. Le riflessioni annotate durante la presentazione del rapporto portano il nome del relatore che ha ispirato l’appunto, il numero della scheda, la frase annotata e il da farsi per BARUBICI. Trovate il programma del convegno e il riassunto degli interventi qui acd MarcaTerziario.


 Indice 

1. Territorio di azione preciso: breve descrizione di BARUBICI
2. Facilitatore di racconto: l’omino di BARUBICI
3. Le cose fatte bene: coerente con l’inizio e il fine del lavoro
4. Trust & Share: l’esempio dei pannelli informativi
5. Progetti condivisi: correggi la tua introduzione al blog
6. Condividere anche gli errori: completa la tua introduzione al blog



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F. Morace (12) territorio di azione preciso >> modifica la breve descrizione di BARUBICI

Il territorio di azione di BARUBICI è preciso e discreto: sono le strade e stradine venete diventate itinerario cicloturistico. BARUBICI si muove con gli abitanti e i cicloturisti lungo queste strade e considera esattamente ciò che si organizza e si attesta lungo i bordi della strada. 

Un esempio: i 3 km di “prossimità all’itinerario”, uno dei criteri di adesione delle attività al progetto della Ciclovia Monaco-Venezia, può essere considerata alla stregua di una fascia di rispetto, quindi sulla cartina una zona lunga e omogenea. Se il criterio invece fosse “aderiscono al progetto della Ciclovia le attività che si attestano sull’itinerario”, sulla cartina disegneremo una sorta di linea vibrante. Possiamo prevedere che in alcuni tratti dell’itinerario non ci siano attività, linea ferma, gli abitanti e i cicloturisti passano, per altri tratti invece prevederemo una vibrazione, gli abitanti e i cicloturisti hanno motivo di rallentare e fermarsi.

>> La breve descrizione di BARUBICI quindi diventa: “Proposte per un nuovo sviluppo economico delle strade e stradine venete diventate itinerario cicloturistico”. Rispetto al prossimo lavoro di
BARUBICI, percorrere la tappa 5 dell’itinerario cicloturistico regionale I2 e la tappa 3 dell’Itinerario I4, i criteri di osservazione saranno relativi al bordo delle strade diventate itinerario e a ciò che si protende e affaccia.


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F. Morace (13) facilitatore di racconto >> intercettato nell’immaginario collettivo, a costo 0, concetto giusto, consolidarlo, lanciarlo 

È il caso dell’omino di BARUBICI, un gigante che scala gli itinerari cicloturistici I2 e I4, lì dove si incontrano. L’omino appoggia un piede sul masso delle mura di Treviso, l’altro sulla stazioncina ferroviaria di Postioma, con una mano prende Montebelluna, con l’altra Conegliano, sulle spalle porta il sacco del Montello e guarda verso Bassano. La sua spina dorsale è la Via Claudia Augusta e il suo ventre la Superstrada Pedemontana Veneta. Questa figura è entrata subito nell’immaginario di chi si è avvicinato al progetto BARUBICI e sembra funzionare.

>> L’omino di BARUBICI facilita il racconto? è una figura che alcuni dicono “...tenetela nascosta, si tratta solo di un modo di fare”, altri dicono “mostratela! perché l’immagine colpisce e resta”.



Un modo di tener insieme tutti gli elementi importanti del territorio considerato. Disegno su base Master Plan Piste ciclabili Regione Veneto 2014 G.B

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F. Morace (14) le cose fatte bene >> il progetto che mi riguarda, il comune dove abito, la strada o stradina dove ho la mia casa, i segnali che ci sono e che sono molto vicini a me


Le cose fatte bene sono coerenti con l’inizio e il fine del lavoro. La prima uscita pubblica di BARUBICI è stata la domenica seguente il convegno e mentre ascoltavamo F. Morace pensavamo al percorso di contatto con il pubblico che sarebbe passato da BARUBICI domenica. Il progetto BARUBICI nasce perché i segnavia degli itinerari cicloturistici sono stati visti, fotografati e letti. Ora una delle attività di BARUBICI come impresa è far conoscere a tutti che i segnali ci sono e che molto spesso sono vicini a noi ma non ce ne accorgiamo. Focus quindi sui segnali che ci dicono a quale grande progetto apparteniamo tutti, da quali itinerari è attraversato il nostro comune di residenza e se sulla stradina dove abitiamo passano i cicloturisti. Il percorso di comunicazione di BARUBICI con i visitatori ha funzionato.

>> Una volta visti i segnali, BARUBICI dirà cosa si potrebbe fare a quell’altezza dell’itinerario, come lavorare con i cicloturisti che passano, partendo da chi è e da cosa ha la famiglia/impresa che abita l’itinerario, unendo desideri e fattibilità dell’attività che si immagina insieme di avviare. 

Segnavia per gli itinerari I2 e I4 alla fine di via Baruchella a Sant'Andra (TV). Foto: G.B. per Barubici 2013

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F. Morace (19) Trust & Share: fare le cose insieme >> “autenticità, identità, rete” l’esempio dei pannelli informativi 

F. Morace ha fissato in quattro punti i paradigmi del cambiamento in atto, il primo è Trust & Share, nel senso di fare le cose insieme, l’ultimo è Unique & Universal. Ascoltando ci sono venuti in mente i tre concetti chiave del progetto della Ciclovia Monaco-Venezia proposti agli operatori: autenticità, identità, rete e come declinarli ad un oggetto che tutti immaginano necessario lungo gli itinerari: un pannello informativo.

>> Un esempio: la chiesetta della Baruchella apre la sua porta proprio sulla Ciclovia Monaco-Venezia. Mi è stato detto: “mettiamo un pannello che spieghi un po’ la storia della chiesetta, sai per i cicloturisti che passano…”. La domanda è: come può un pannello per cicloturisti essere autentico e identitario? La risposta è: il pannello è autentico e identitario se prodotto per e usato dagli abitanti della Baruchella, il pannello serve a raccogliere e a condividere le loro storie sulla chiesetta, una sorta di bacheca annunci sulla Ciclovia Monaco-Venezia davanti alla quale anche il cicloturista può fermarsi.

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Ecor (20) progetti condivisi >> correggi la tua introduzione al blog

EcorNauraSì spiegava come la condivisione dei progetti con i propri dipendenti e fornitori sia il presupposto del successo dell’impresa. Per motivi di lunghezza la descrizione sotto il titolo di questo blog resta accorciata, intera sarebbe così: “come trasformare il passaggio di cicloturisti stranieri in occasione di nuovo sviluppo economico, con particolare attenzione agli ABITANTI del percorso, alla loro disponibilità, ai saperi, agli interessi, alle abilità e alle competenze, un’occasione di lavoro per tutti.”

>> Al centro gli ABITANTI. Trovare il modo di ripartire da loro, per il successo di tutti i progetti di cicloturismo possibili. La stradina della Baruchella è coinvolta in ben 4 progetti di ciclovia: I2, I4, BI4 e la Monaco-Venezia. In ambiente tedesco la Ciclovia Monaco-Venezia è partita a fine maggio e gli operatori turistici sono già pronti con le loro offerte.

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Moderatore (25) condividere anche gli errori >> completa la tua introduzione al blog
Le riflessioni a conclusione del convegno riguardano il cosa condividere: le conoscenze, le informazioni e il progetto, che sono in sostanza i contenuti di questo blog. Condividere senza paura, riflettere, parlarne. Altri appunti: dare un valore al contenuto, tema già affrontato in occasione dello Startup Grind di Cison quest'anno. Infine condividere anche gli errori, che in altre culture sono indice di esperienza. 

>> Il nostro vicino di sedia al convegno oltre al suo gradito bigliettino da visita ci ha lasciato anche una pubblicazione: Atti del seminario FAITA Federcamping - Assocamping "Destinazione Cavallino" 25 marzo e 9 aprile 2014, acd Studiotrendtv che abbiamo letto con attenzione. Quando ci ha dato il libretto, la prima reazione al titolo è stata: “abbiamo immaginato tanti microcamping lungo gli itinerari cicloturistici” scenario possibile? Siamo d’accordo con quanto scritto nel libretto: per garantire successo e durata del progetto turistico è necessario coinvolgere non solo “gli operatori economici ma anche l’intera collettività”, per BARUBICI gli abitanti e le imprese che hanno il proprio cancello sulle strade e stradine diventate itinerario cicloturistico.