Vivere in mezzo ai campi, alzarsi una mattina e trovare i segnavia della Muenchen-Venezia fuori dalle porte di casa. Vivere in una bellissima casa con intorno tanti alberi da frutto. Pensare di poter vendere ai cicloturisti marmellata, ma prima ancora della marmellata vendere la propria voce. Ahi Italia! terra del bel canto e la voce come richiamo. La Sig.ra B che produce marmellate lavora insieme a due vicine di casa, a monte con la Sig.ra A “sentinella della Ciclovia Muenchen-Venezia” e a valle con la Sig.na C che suona il violino. Lungo 8 km la Ciclovia offre 2 esperienze sonore, la prima sullo sfondo di una campagna silenziosa, la seconda dentro un piccolo oratorio campestre. Tutto come i tedeschi si aspettano.
La Ciclovia Muenchen-Venezia fra Borgo Parigi e La Baruchella (Treviso) www.bikemap.net/da-borgo-parigi-alla-baruchella - Un'attività di Barubici, il rilievo degli itinerari www.dropbox.com/Rilievo_itinerari.pdf
Cicloturisti di passaggio in Baruchella, sullo sfondo di di una campagna popolata di pali e fili sospesi, autunno 2014.
Filo sonoro. Abitare lungo la Ciclovia Muenchen-Venezia e vendere marmellate.
Indice
- Introduzione. Fogli e fili sonori
- Un filo sonoro per gli itinerari cicloturistici
- Il filo sonoro delle voci
- I cicloturisti pedalano verso la voce-sorgente
- Voce e suono sono impresa
- Il suono delle parole-identità
- Le sentinelle della Ciclovia Muenchen-Venezia
- Conclusione. Noi siamo il bel canto
Fogli e fili sonori
Immaginiamo un filo che al passaggio dei cicloturisti racconti loro in un twitt qualcosa del luogo che stanno attraversando. Avevo in mente questo quando ho ascoltato la presentazione di un progetto di tre giovani dell’Università di Padova allo Start Cup Veneto 2015. Il progetto si chiama FLAT SOUND e propone speakers audio ultrasottili, per esempio un manifesto che parla o suona al nostro passaggio. Se è possibile un foglio che parla, può esserlo benissimo anche un filo.
Un filo sonoro per gli itinerari cicloturistici
Invece di caricare le nostre stradine di nuovi cartelli, le possiamo dotare di un filo. L’infrastruttura già c’è e dal punto di vista dell'immagine non introduco nuovi elementi. Prova è che ogni volta che scatto una foto lungo gli itinerari cicloturistici anche in piena campagna, questa mostra sempre la SELVA DI PALI E FILI SOSPESI presenti. Ma andiamo oltre. Dopo la lunga e bella conversazione avuta con la Sig.ra Laura, l’immagine del filo sonoro che scorre lungo gli itinerari si è fatta in qualche modo immateriale. È il filo sonoro delle voci di chi abita le strade e stradine di campagna diventate itinerario cicloturistico.
Il filo sonoro delle voci
Italia terra del bel canto e la voce come richiamo. Immaginiamo un punto dell’itinerario dove i cicloturisti sono costretti a rallentare, quasi a scendere dalla bicicletta, per attraversare un cunicolo che li porta dall’altra parte di un terrapieno. Scendono nel cunicolo, risalgono e girano subito a sinistra. Arrivano sotto le finestre della cucina della Sig.ra A, che li nota e chiama subito la Sig.ra B, che abita lungo l’itinerario ma 3 km più avanti. La Sig.ra B si prepara, sa che sono in 4 e che stanno arrivando. ACCENDE LA MUSICA, oggi c’è Verdi dal Rigoletto “La donna è mobile”, ma quando la figlia è a casa c’è “Giovanna, ho dei rimorsi”, cantata dal vero! Italia terra del bel canto e la voce come richiamo.
I cicloturisti pedalano verso la voce-sorgente
I cicloturisti pedalano verso la sorgente del suono. C’è chi prima la supera per poi tornare indietro, per ascoltare e fare colazione a casa della Sig.ra B. Il filo sonoro continua perché la Sig.ra B nel frattempo ha chiamato la Sig.na C, che abita 5 km più avanti. La Sig.na C è a casa, si prepara, sa che sono 4 e che stanno arrivando. Apre le porte della chiesetta di campagna che ha vicino, entra e SUONA IL SUO VIOLINO, si esercita con l’amica del cuore giocano sulla Primavera di Vivaldi. Fuori della chiesetta c’è una rastrelliera e una panchina all’ombra di un ulivo. In chiesa naturalmente c’è anche la cassettina per le offerte.
Voce e suono sono impresa
La Sig.na C del proprio guadagno lascia qualcosa alla Sig.ra B, che a sua volta lascia qualcosa alla Sig.ra A. A, B e C sono in realtà una stessa impresa. È anche vero che i tedeschi che scendono in Italia rispondono meglio a richiami familiari, come è la bandiera a scacchi bianchi e azzurri della Paulaner sempre esposta all’Osteria da Loschi. Il cicloturista tedesco pensa: “Vedo la mia bandiera, mi fermo volentieri a bere la mia birra”. La Sig.ra B. ha proposto: se la Sig.ra A mi segnala un gruppo in arrivo, che ne so 8-16 cicloturisti insieme, io MANDO WAGNER. E io intono il Coro nuziale dal Lohengrin nella mia chiesetta, ha aggiunto la Sig.na C. La Sig.na C ha un permesso come artista di strada, la Sig.ra B con la sua P.I. agricola produce marmellate e la Sig.ra A è nella rete delle “Sentinelle della Ciclovia Muenchen-Venezia”.
Il suono delle parole-identità
Ma torniamo al filo sonoro, di cui sono dotati i nostri itinerari cicloturistici. Cosa si sente, cosa racconta il filo della campagna dove tutto sommato ci sono poche parole lungo le strade. Ogni paesaggio si chiama, ha un suo fascino verbale, snocciolando i nomi dei luoghi attraversati ne può uscire una CANTILENA che non è altro che il canto di quel luogo. La lingua qui non centra, è il suono puro delle parole-identità dei luoghi. Facciamo una prova, in un tratto della Ciclovia Muenchen-Venezia ho ascoltato la seguente cantilena: sasso-lavajo-baruchea-bajo / sasso-lavajo-baruchea-bajo / sasso-lavajo-baruchea-bajo.
Le sentinelle della Ciclovia Muenchen-Venezia
Le “sentinelle della Ciclovia” è un’idea Barubici nata parlando con il Sig. Lino, abitante della Ciclovia Muenchen-Venezia. Le sentinelle sono donne e uomini che abitano lungo la Ciclovia, spesso in età e a casa, che hanno una grande conoscenza e una memoria storica del luogo che abitano, lo usano, lo sorvegliano, conoscono tutti e si muovono quotidianamente a piedi o in bicicletta. Le sentinelle al bisogno PARLANO con i cicloturisti in tedesco, in inglese o in francese perché non è raro che in passato abbiano lavorato all'estero; vedono i cicloturisti che passano, li riconoscono, sanno quanti sono, sono attivi nella circolazione dell’informazione utile a chi lavora con i cicloturisti.
Noi siamo il bel canto
Le marmellate sono uguali in tutte le parti del mondo, ma prima ancora della marmellata dobbiamo vendere quello che siamo nel mondo. Noi siamo il bel canto. Negli obiettivi della Ciclovia Muenchen-Venezia c’è il posizionamento internazionale della destinazione e il bel canto è già internazionalmente ben posizionato. È anche vero che se invece delle marmellate la Sig.ra B decidesse di aprire un B&B lo potrebbe vendere sotto lo stesso titolo, perché la figlia insegna canto e gli ospiti possono FARE CANTO insieme a lei, sullo sfondo di una bellissima casa, una campagna silenziosa e una cava-teatro che nella notte amplifica le voci.