20 feb 2018

SULLA CICLOVIA MUENCHEN VENEZIA 2014-2018

Ciclovia dell’Amicizia da Monaco di Baviera a Venezia. Prospettive, criticità, sviluppo e opportunità economiche. Acd Fiab Treviso, 16 febbraio 2018


Grazie alla FIAB per tener sempre alta l’attenzione sui problemi del nostro quotidiano andar in bicicletta, condiviso totalmente con i cicloturisti della Ciclovia MuenchenVenezia, e grazie anche per aver organizzato questo incontro. La riflessione continua.

La presenza di una Ciclovia di rango come la MuenchenVenezia offre grandi occasioni di conoscenza reciproca, di promozione dei territori, di nuovi protagonismi, di aggregazione sociale e di cambio di modelli di business e di vita. Conoscete Soverzene, 382 abitanti, protagonista del Tour de Friends 2017? Conoscete la Mostra dei Vini di Camalò, 42° edizione, e il gran riserva Barucchella? Conoscete la Ciclovia del Gelato, dalla Val Zoldana a Caorle?

L’intervento di D.Gallo, Coord. del progetto Veneto in bicicletta ha approfondito le 2 significative frasi dette in introduzione dall'Ass. Regionale al Turismo: la Germania è il nostro mercato e il problema sono i prodotti, "veri e garantiti, nonché frutto di una organizzazione" ha aggiunto Gallo.

Fiab Amici della Bicicletta Treviso 
www.amicidellabicicletta.eu/articoli


Treviso / Primavera del Prosecco. Una delle slides pronta per la presentazione in Fiera a Monaco di Baviera, il 21 febbraio 2018.
Indice 
1. Lettura pre incontro al LABB.Caffettin, Treviso
2. Incontro in Camera di Commercio, Treviso: Caner, Garatti-Casagrande, Renier, Gallo.
3. L’intervento di D.Gallo, coordinatore del progetto Veneto in Bicicletta
4. In 5 anni cosa è cambiato?
Tempo di lettura: 15' + appronfondimenti
Post scaricabile qui

 1. Al @LABB.Caffettin

Lettura che precede l’incontro, seduta in caffetteria (via Tw): Primavera del Prosecco Superiore, la nuova edizione al via da Monaco di Baviera. F.re.e a Monaco (notare l’immagine di copertina!) https://www.free-muenchen.de/ + @trevisotoday http://dlvr.it/QGd7BC


 2. In Camera di Commercio


F.Caner Ass. regionale al Turismo. La Germania è il nostro mercato, va curato. Il problema sono i prodotti.

G.Garatti-G.Casagrande Presidenti MarcaTreviso-Cycling in the Venice Garden. Vedere l’opportunità, curare il territorio. 500k visitatori attesi lungo la Ciclovia. Ognuno giochi il proprio ruolo. Fare gruppo per spingere sulle Amministrazioni.

Saremo in fiera a Monaco con i Comuni di Vittorio Veneto, Conegliano, Villorba, Ponzano Veneto e Monastier. Con UNPLI, Pro Loco di Camalò, Asolo Musica, Campagna Amica di Coldiretti Treviso, Bottega di Marca di Confcommercio Treviso, Consorzi di Tutela dell'Asparago Bianco di Badoere e del Radicchio Rosso di Treviso
L.Renier Coord. Regionale FIAB.  In treno 2-4 posti bicicletta, ridicolo! L’esempio del collegamento Bassano-Trento (2 bici) e Treviso-Belluno (4 bici a seconda del materiale viaggiante). Aumentate le possibilità di trasporto bici in treno il fine settimana verso Monaco di Baviera.

D.Gallo Coord. Progetto Veneto in bicicletta. 
Siamo a Treviso, qui la bicicletta ha molto da dire. L’eccellenza passa per questa terra. Comunità turistica e comunità locale. Leggere i dati in chiave qualitativa. Dobbiamo tirar fuori il prodotto. Manca il prodotto turistico. Le ciclabili non bastano, dobbiamo costruirci sopra il prodotto. La domanda turistica è già rurale. Il turismo travalica l’albergo e la località. Il turismo è un fenomeno di popolo, di comunità, non corporate. L’importanza del capitale sociale.

 3. L’intervento di D.Gallo 

Perché promuovere i territori?

Perché siamo alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo e il nuovo passa per il turismo.

Cosa è il turismo?


È un bene comune. Il turismo riguarda Tutti. Certo, riguarda principalmente chi fa impresa, ma è una cosa che interessa Tutti, finché non si capisce questo si farà gran fatica a promuovere il turismo in bicicletta.
Il turismo non è un settore economico, è un sistema economico e questa è la base del cicloturismo. O la comunità si sente parte del sistema o faremo fatica a fare turismo territoriale.
Perché puntare sul cicloturismo?

È la strada da seguire con convinzione per attuare questo nuovo modello di sviluppo. Quegli Operatori, quei Territori, quegli Amministratori che imboccano la strada del cicloturismo indietro non tornano più. Perché imboccano la strada di un nuovo modello di sviluppo.

Quegli imprenditori del turismo che hanno scommesso sul cicloturismo, 
imparano un nuovo modo di fare turismo. Imparano il turismo di territorio. Imparano che il turismo travalica i confini dell’albergo e si espande sul territorio.

Viene prima il ciclo o il turismo?


Prima viene la ciclabilità e poi viene il turismo. Prima dobbiamo fare una città ciclabile e poi arriva il turismo. Prima dobbiamo fare il sistema economico ciclabile e poi viene il turismo.
Parlare di cicloturismo a Treviso, non è come parlarne in un'altra città, qui la bicicletta ha moltissimo da dire, qua ci sono delle storie di eccellenza assoluta tra chi produce bici, chi fa accessori, chi fa abbigliamento, di tutto. Tirate fuori il vostro orgoglio, ne abbiamo bisogno.
O facciamo un salto di qualità o resteremo bassi. Abbiamo la possibilità di andare sui mercati tirando fuori quello che siamo. Non abbiamo bisogno di un piccolo turismo, siamo un sistema economico potente, quello che voi siete.

Dove sta andando il turismo?


Il cicloturismo ci invita a fare nuove riflessioni sull’evoluzione turistica della nostra Regione. Sarebbe interessante poter leggere il fenomeno turistico anche in chiave qualitativa, oltre che quantitativa.

Arrivano prima i turisti o gli operatori economici?

Con rammarico vediamo che i turisti sono molto più avanti degli operatori. Dobbiamo tirar fuori il prodotto turistico. Oggi, a differenza di 15 anni fa, se non abbiamo un prodotto turistico decente nei nostri cataloghi, siamo fuori mercato. È una necessità avere in casa dei prodotti turistici di qualità.

Cercano un posto o un’esperienza?


Il turista non cerca più un posto determinato, cerca un’esperienza e il cicloturismo è interessante perché è trasversale rispetto ai diversi trend di mercato.

Cicloturismo: strada in salita o pista in discesa?

Dobbiamo vedere il fenomeno del turismo in bicicletta come un processo, appena ti fermi sei perduto: cura, manutenzione, coinvolgimento continuo.

…ma la pista ciclabile è un prodotto turistico?

Sui Colli Euganei, quando abbiamo visto la ciclabile fatta e messi giù i cartelli, abbiamo detto siamo arrivati. Ci siamo illusi, non siamo arrivati da nessuna parte. Ci siamo accorti che mancava il prodotto turistico.

I territori dovevano ancora organizzarsi, per mettere in sistema i servizi, perché è l’insieme dei servizi che rende l’esperienza vera e garantita. Il prodotto turistico è una sintesi di servizi che rende l’esperienza vera e garantita. Non bastano le ciclabili, dobbiamo costruirci sopra il prodotto.
Fra tutti i prodotti turistici, quello con la bici è il più difficile da realizzare. Per fare 50 km da una provincia all’altra e attraversare una ventina di Comuni è un po’ un problema.
https://barubici.blogspot.it/2017/09

Turismo rurale o ruralità turistica?

La domanda turistica è già rurale. Il desiderio di fare questa esperienza è legato a fenomeni turistici di territorio: enogastronomia. wellness, benessere, cicloturismo, cammini, green, slow.

Il turismo travalica l’albergo, travalica la località, va sul territorio, deve essere organizzato. Il nostro problema è l’offerta: è il territorio che non è turistico. Dobbiamo portare il turismo in campagna, nelle città che non si sentono turistiche. È la comunità, è il sistema sociale che deve sentirsi parte del turismo come bene comune. C’è bisogno di nuove imprese, anche complementari al turismo (Por-Fesr 3.3.4 A) Nuove imprese, una mappa


Il cicloturismo è un fenomeno di popolo


Il cicloturismo mette la persona al centro. Una delle dinamiche folli del momento, è che abbiamo digitalizzato il turista. Il turista è una persona! Il cicloturismo ti permette di entrare in contatto con le persone. Dobbiamo lavorare perché ci sia un coinvolgimento delle persone.

La risposta è organizzazione!

I territori sono chiamati ad organizzarsi, diamoci un’organizzazione: chi gestisce il prodotto, chi lo pianifica, chi lo garantisce, chi lo commercializza. 


I territori turistici organizzati sono come alberi: hanno radici, fusto, rami, foglie e frutti. La comunità locale che ci vive fa parte del sistema, è la terra, sono le radici, sono le persone il capitale umano, le imprese il capitale finanziario, le bellezze del creato il capitale territoriale e i rapporti fra le persone, che si chiama capitale sociale.
L’EU dice di investire sul capitale sociale per lo sviluppo dei territori. Investire sul capitale sociale significa un sistema organizzato che dialoga.
Abbiamo bisogno di organizzazione, dobbiamo darci un fusto. Il fusto si chiama OGD nella legge regionale. I nostri Competitors al di là delle Alpi sono più bravi di noi, non tanto perché fanno le città verdi e ciclabili, ma perché sono organizzati. Perché trovo servizi garantiti, perché mettono al centro il concetto di destinazione, fanno turismo di comunità, non fanno turismo corporate, del singolo.

Attraverso la comunità locale, il turista percepisce la qualità del prodotto, un prodotto diffuso e condiviso. Vedere il turismo non più come una cosa di pochi, come una cosa relativa all’impresa, ma come un prodotto di destinazione.

Le OGD fusto sostengono i rami, che sono i tematismi turistici, le foglie sono le imprese che trasformano, i frutti sono il prodotto che i turisti consumano e apprezzano, oppure rifiutano.



 4. Cosa è cambiato?

Poco, tutto sembra fermo. Fatto sta che a 5 anni pieni dall’avvio del progetto Veneto in bicicletta, la Regione ci dice che il problema sono i prodotti, che manca il prodotto, che le ciclabili non bastano, dobbiamo costruirci sopra il prodotto. Eppure gli ultimi anni hanno visto un fiorire di nuove piccole imprese dedicate per il turismo, nonché agguerrite reti d’impresa, raccolte in questa mappa (WIP).

Appunti 2014
In sintesi


Per il tratto che le compete, la Provincia di Treviso ha deciso il percorso della Ciclovia e la relativa segnaletica, secondo i seguenti criteri: connettere la Ciclovia a percorsi esistenti, usare piste ciclabili esistenti e stradine a basso traffico, usare segnali piccoli. Per il sistema di accoglienza ha invitato gli operatori economici ad aderire al progetto con la firma di un protocollo.

La comunicazione del progetto è stata debole, la richiesta di firma del protocollo urgente, i requisiti minimi morali e materiali richiesti per aderire al progetto restrittivi.
A Barubici interessa: la possibilità di aprire nuove attività economiche lungo i percorsi cicloturistici, capire come trasformare la Zona Nord in attrattiva turistica, sapere i flussi di cicloturisti previsti nei prossimi 3 anni e infine risolvere il problema della segnaletica. https://barubici.blogspot.it/2015/08/

Appunti 2015
In sintesi
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Secondo incontro informativo sullo stato di avanzamento del progetto della Ciclovia Monaco Venezia a cui Barubici partecipa. Il primo a novembre 2014 quando Barubici era incubata presso il Ciset, il secondo a luglio 2015 con Barubici fra gli operatori interessati.
L’impressione comune ai due incontri è la debolezza della comunicazione del progetto al quale in fondo in pochi ci credono.
La nuova impressione invece è quella di un maggior coinvolgimento espresso dai presenti, ai quali sarebbe stato utile riservare un momento di presentazione. La mancanza infine di un dato necessario alle imprese a cui si chiede di investire ovvero quanti cicloturisti sono passati negli ultimi 3 anni lungo gli itinerari regionali veneti? Quanti cicloturisti sono previsti nei prossimi 3 anni per la Ciclovia Monaco Venezia? https://barubici.blogspot.it/2015/08

Appunti 2017 
In sintesi

Il titolo della conferenza può essere così riassunto: la CMV è un progetto tedesco che dobbiamo fare nostro se vogliamo fare utili e non rimediare solo agli impatti; per chi vuole investire, le prospettive di crescita sono buone e lavorando bene possono essere anche a 2 cifre; lo sviluppo alternativo e possibile delle città, colmelli, contrade e paesi attraversati dalla CMV va progettato con gli abitanti, determinanti per il successo della Ciclovia e di ogni altro progetto di turismo in bicicletta. https://barubici.blogspot.it/2017/09


Sono 12 chiare risposte a 12 essenziali domande in 15’ di intervento: da “Perché fare cicloturismo” a “Chi gestisce il prodotto finale” con l’interessante immagine dell'albero come metafora utile per ragionare insieme sul rapporto territorio - operatori, ovvero abitanti = radici, attività economiche = foglie, prodotti turistici=frutti. https://barubici.blogspot.it/2017/09