16 apr 2018

FELTRE-CESIOMAGGIORE VALBELLUNA

Da Feltre a Cesiomaggiore, passando per Menin, per visitare la preziosa collezione di Sergio Sanvido

14/04/2018 In treno da Postioma a Feltre, linea Treviso-Belluno. Postioma m 55,82 slm Campagna trevigiana, Ciclovia Muenchen Venezia - Feltre m 257,84 slm Valbelluna, Via Claudia Augusta Altinate. In bicicletta da Feltre a Cesiomaggiore, iniziativa del Comune e della Fiab di Feltre.

In treno ho conosciuto 2 biciclette: una Aurora d’epoca ancora in uso all’andata e una bella gravel RLT Niner al ritorno. Durante la pedalata invece ho visto tante bici elettriche e una grande Cinelli Hobo. Scambiando l’iniziativa per una ciclostorica, ho pedalato con una bicicletta inizio anni ‘60 senza cambio e ho inaugurato i miei nuovi pantaloni sport col tassello. Grazie ad Andrea per la spinta in salita e a tutti dell'Amministrazione e della Fiab per la bella compagnia. @giovanna



- Le iniziative dedicate alla bicicletta a Feltre www.visitfeltre.info/w-la-bici-viva
- La collezione Sanvido www.museostoricodellabicicletta.it
- La ciclostorica 2018 in memoria di Sergio Sanvido  www.sanvidoclassic.it

Bicicletta per un venditore di caffè. Collezione Sanvido.
Microtorrefazione e vendita caffè. Museo storico della bicicletta di Cesiomaggiore (BL), collezione bici da lavoro di Sergio Sanvido. Foto: G. Borsato

Visita al Museo storico della bicicletta T.Bevilacqua

Venditori ambulanti in bicicletta

Biciclette da lavoro Doniselli, Milano 1919. Storico marchio specializzato in adattare le biciclette ai vari mestieri.

Arrotini e seggiolai dell’Agordino giravano in bicicletta. I seggiolai facevano centinaia di kilometri, arrivavano fino in Francia. I gelatieri fino in Austria e Germania. I Kromer di Lamon andavano verso la pianura o il Trentino a vendere vari oggetti e hanno continuato a farlo fino a tutti gli anni ’60, vendevano bottoni, stoffe e forbici. C’erano i venditori di sementi e quelli di immaginette sacre, che arrivavano fino in Russia.

Quando hanno cominciato a ridurre il volume delle macchine fotografiche, c’erano fotografi che giravano paesi e mercati in bicicletta. Oltre alla macchina con il cavalletto avevano in dotazione un telo da usare come fondale e una vaschetta con il liquido per lo sviluppo delle foto. A fine ‘800 molti si fanno fotografare con una bicicletta, perché il mezzo è simbolo di modernità.

Ci sono delle biciclette che venivano attrezzate da chi portava in giro altri lavori. Il 
tostatore di caffè, dietro la bicicletta c’è una piccola caldaia, sotto venivano messe le braci, si tostava, si macinava e si vendeva il caffè. 

Andrea Del Favero fabbro e meccanico

I Cadorini erano degli abilissimi fabbri e meccanici, inoltre come tutti i montanari erano ambulanti. Andrea Del Favero (+1928) durante il servizio militare comprò una bicicletta, la portò a casa a Perarolo, la smontò e la riprodusse migliorandola, la fece più robusta e innovativa (1875).

Andrea Del Favero aveva una tale passione per la meccanica che quando arrivò la prima macchina a Perarolo di Cadore, lo hanno chiamato perché l’auto si era fermata. Andrea, figlio di fabbro dai molteplici interessi e grande sperimentatore, pur non avendo mai visto prima un’auto è riuscito a ripararla.


Una foto di Andrea Del Favero sulla sua bicicletta in questa tesi di laurea
http://dspace.unive.it/handle/10579/2344