20 feb 2021

PAROLE CHIAVE

Parole di Barubici riviste a 7 anni di distanza per verificarne l’attualità, l’aderenza al progetto e non ultimo l’uso che ne viene fatto nelle ricerche online


Barubici ovvero come trasformare il passaggio di cicloturisti in occasione di lavoro per gli abitanti degli itinerari. Pre Covid: 198 post condivisi, 62 proposte di attivazione fatte agli abitanti di cui 23 realizzate, 177 occasioni di formazione. Covid in corso: 2 richiami all'attenzione e al coinvolgimento degli abitanti. La bacheca è luogo di condivisione di conoscenze e informazioni. Parole chiave: campagna, cicloturismo, ciclabilità, ospitalità, lavoro.


Biciclette Pedalata ecologica Villorba 2016 (TV)
Decisamente finita l'epoca delle Pedalate ecologiche, alcune sono state salvate online in Bikemap da Barubici. Foto @giovanna

Sommario 

  • Abitanti e cicloturisti. Parole correlate nella realtà delle cose, ma non nelle ricerche online. Parole alla base del Progetto Barubici.
  • Altre parole: campagna, cicloturismo, ciclabilità, ospitalità, lavoro. La priorità è cambiata: ciclabilità e lavoro, ospitalità, campagna, cicloturismo.
2' di lettura

Abitanti e cicloturisti


Barubici ha 2 meta parole: abitanti e cicloturisti al plurale. Le espressioni più vicine sono: residenti confinanti e cicloturisti che passano. I luoghi degli abitanti e dei cicloturisti sono gli itinerari cicloturistici veneti, quindi linee di destinazione non punti. 

Oltre a queste, le altre parole chiave del progetto Barubici, così come è stato presentato a novembre 2013, sono: Baruchella, cicloturismo, ciclabilità, ospitalità, lavoro. La parola Baruchella, che stava per tutte quelle micro località attraversate dagli itinerari, è stata sostituita con Campagna.

Visto dall’interno, le parole chiave iniziali del Progetto si confermano tutte, mentre visto dall'esterno alcune valgono davvero poco, sembrano non centrare nulla col cicloturismo. Il termine di ricerca “abitanti” per la regione Veneto si è mosso bene solo nell’ultimo anno correlato all'argomento Covid, mentre non è termine e argomento collegato al cicloturismo.

Il termine di ricerca “cicloturisti” per la regione Veneto negli ultimi 5 anni “non ha dati sufficienti per essere mostrati”. Il termine e l’argomento più vicino è Cicloturismo, che risulta astratto. Il rapporto abitanti e cicloturisti esiste quindi solo nell’ipotesi Barubici di benessere reciproco necessario. Il rapporto esiste nella realtà delle cose, ma con qualche problema.

Termini vivi, vicini e in rapporto con abitanti e cicloturisti sono residenti e turisti. Residenti entra nel progetto Barubici solo accompagnato dall’aggettivo confinanti e turisti solo come cicloturisti. Barubici si occupa di abitanti residenti confinanti gli itinerari cicloturistici e di cicloturisti che passano. A Barubici interessa il loro reciproco benessere.
.

Altre parole: campagna, cicloturismo, ciclabilità, ospitalità, lavoro


Campagna, se i percorsi cicloturistici fossero sotterranei, se i cicloturisti atterrassero allora si capirebbe la maggiore importanza delle città destinazione, ma non è così. La destinazione è come una linea di influenza e la campagna è una sezione necessaria che va progettata.

Cicloturismo, è una economia, una scienza, un insieme di buone pratiche, quanto più il termine è astratto e sistematico, tanto più è lontano dalla realtà delle cose, quella che i cicloturisti incontrano quando passano.

Ciclabilità, una stradina secondaria a basso traffico parte di un itinerario cicloturistico può non essere ciclabile. Il requisito ciclabilità si riverbera dalla strada al suo immediato intorno, per costruire il quale servirebbe una co-progettazione integrata.

Ospitalità, anche questa parola richiede attenzione e coinvolgimento, evitiamo che suoni come un richiamo ai doveri e all’ordine. La promessa di una crescita economica convince malamente gli abitanti ad essere accoglienti ed ospitali con i cicloturisti.

Lavoro, si riassume in una frase detta da un ristoratore 10 anni fa: “per quell’euro che portano, non vale la pena tenere aperto” e così è stato fino ad oggi. Il ristoratore aveva ragione, i passaggi di cicloturisti sono progressivamente diminuiti e il progetto “Veneto in bicicletta” è rimasto vivo solo negli uffici della Regione e in quelli di alcuni portatori di interessi.
.