6 mar 2017

TURISMO NELL'AGENDA DIGITALE DEL VENETO

Agenda Digitale del Veneto 2020 - Tavolo 3 "Rapporto cittadino-turista" - Treviso, 27/02/2017

Questo appuntamento con la Regione Veneto per la scrittura dell’Agenda Digitale 2020 ha lo stesso titolo di un incontro organizzato dal Comune di Volpago del Montello la settimana precedente. Il Comune con l’obiettivo di diffondere informazioni e conoscenze relative al digitale come strumento di promozione turistica e la Regione con l’obiettivo di raccogliere informazioni e conoscenze utili (processo bottom up) alla redazione della sua Agenda Digitale. 


Nel tentativo di distinguere le parole della politica dalle altre, per gli appunti sono state predisposte schede con 2 colonne. È stato fissato anche il pdv dal quale considerare importanti alcune parole rispetto ad altre: quello del Residente confinante le ciclabili, le ciclovie e gli itinerari cicloturistici. 


Nella restituzione degli appunti è stata data priorità al lavoro svolto al Tavolo 3 “Rapporto cittadino-turista” e alla relazione finale di S.Ceci facilitatore del Tavolo, quindi all’intervento del sempre interessante M.Lalli. L’insieme di questi appunti danno un’idea delle dinamiche di pensiero, economiche e sociali in corso.

Post collegati



Agenda Digitale del Veneto. Appunti sul tavolo di discussione "Rapporto cittadino-turista" 27/02/2017
I 4 appunti portati al tavolo della discussione insieme al percorso di riflessione suggerito da M.Lalli. Giovanna per Barubici

 Indice 
A) Tavolo 3 “Rapporto cittadino-turista e turismo online” 

1. Appunti dalla presentazione
2. Appunti del Tavolo 3
B) Relazione di S.Ceci, facilitatore del Tavolo 3 
1. La piccola dimensione
2. I viaggiatori
3. Avviare processi
4. 2 consigli
C) L’intervento di M.Lalli, contributo al Tavolo 3
1. L'intervento in 5 punti
2. Un percorso di riflessione
Tempo di lettura: 15' ca

 Sommario 

A) Tavolo 3 Rapporto cittadino-turista e turismo online

1. Appunti dalla presentazione: 1.1 Sig.ra Maria - 1.2 Crederci - 1.3 Non è vuoto - 1.4 Non è abusivismo.

2. Appunti del Tavolo 3: 2.1 Sono i Viaggiatori a fare la destinazione - 2.2 È necessario un processo di acculturazione - 2.3 Iniziative scollegate dai territori - 2.4. Opportunità - 2.5 Professioni / Tasse / Abusi - 2.6 Una stanza una storia - 2.7 Social Commerce 
B) La relazione di S.Ceci, facilitatore del Tavolo 3 
1. Le piccole dimensioni hanno un gran futuro - 2. Saperne di più sui viaggiatori, gli strumenti ci sono - 3. Cercare dinamiche premiali e meritocratiche - 4. Poche e chiare priorità e migliorare i siti
C) L’intervento di M.Lalli, contributo al Tavolo 3 
1. L'intervento in 5 punti: 1.1 Turista, parola scomparsa - 1.2 Il turista decide in loco -1.3 Funzionalità dei siti - 1.4 Chat Bot e fattore H - 1.5 Percorso di riflessione suggerito
2. Un percorso di riflessione: 2.1 Analisi dei dati + Consapevolezza - 2.2 Il viaggio inizia subito + Aspettative - 2.3 Autenticità + Identità + Rapporto coi locali
 A) Tavolo 3 “Rapporto cittadino-turista e turismo online” 

1. Appunti della presentazione
Giovanna per Barubici. Ho portato alla discussione del Tavolo 3 i seguenti 4 appunti presi poco prima durante la presentazione dei lavori: 1.1 Sig.ra Maria - 1.2 Crederci - 1.3 Non è vuoto - 1.4 Non è abusivismo. 

Ho ascoltato gli interventi dal pdv del residente confinante le ciclabili, le ciclovie e gli itinerari cicloturistici ovvero quello della Sig.ra Maria che vede passare i cicloturisti sempre più numerosi davanti casa. In breve:
1.1    La figura della Sig.ra Maria è stata introdotta dall’Ass. Regionale al Turismo: donna abitante delle stradine diventate improvvisamente itinerario cicloturistico

1.2 Le istituzioni e loro collaboratori progettano, tabellano, promuovono e poi scendono a cercare manodopera e ci chiedono di crederci

1.3 Il nostro territorio non è vuoto, è tutto abitato e dove passano i cicloturisti è una campagna laboriosa e industrializzata fra una città d’arte e l’altra

1.4 Tutto ciò che succede fuori della classificazione ufficiale non è semplice abusivismo: strutture ricettive, patentini regionali e firme obbligatorie.
2. Appunti del Tavolo 3
Giovanna per Barubici. Appunti presi durate i lavori del Tavolo 3: 2.1 Sono i viaggiatori a fare la destinazione - 2.2 È necessario un processo di acculturazione - 2.3 Iniziative scollegate dai territori - 2.4 Opportunità - 2.5 Professioni / Tasse / Abusi - 2.6 Una stanza una storia - 2.7 Social Commerce. In breve: 
2.1 Sono i viaggiatori a fare la destinazione: si quando il territorio è aperto e tutto disponibile; no quando il territorio è limitato, ci sono abitanti che non vogliono i cicloturisti.

2.2 È necessario un processo di acculturazione: prima dentro le Istituzioni, nelle Associazioni di Categoria, nelle nuove Organizzazioni previste dalla legge e quindi fra i cittadini.

2.3 Decennio 2001-2011 Iniziative scollegate dai territori. È cambiato molto, ora serve un patto con gli abitanti per fare un buon turismo.

2.4 Parola d’ordine opportunità: strumentazione offerta, bisogna essere seri e preparati. Il territorio è pronto, serio e preparato ed è competente in molti campi, fate spazio.

2.5 Professioni / Tasse / Abusi: che fine faranno le guide turistiche, il senso di una tassa di soggiorno, l’altro non è sempre abusivo. Tutto si sta trasferendo sui Social, anche il lavoro delle guide; il turista che paga le tasse è un cittadino e dovrebbe in questo senso votare, è chiaro l’esempio del turista che di padre in figlio frequenta la stessa spiaggia da 30 anni; è troppo semplice etichettare quello che succede al di fuori della classificazione come abusivo, qualcosa d'altro è in atto e non si tratta di regolamentare ma di governare il cambiamento.

2.6 Una stanza una storia ovvero il potere dello storytelling. Bel titolo! portato a casa, che suggerisce un nuovo format. Grazie a chi lo ha messo sul tavolo.

2.7 Social Commerce sono i prossimi 10 anni. Tutto sta diventando social e mobile: bagaglio, bici, bus, cibo, letto, mappe, … ; ma anche servizi strutturati scontati come fissi stanno diventando social e mobili: albergo, banca, negozio, ospedale, scuola, ufficio, …
 B) Relazione di S.Ceci, facilitatore del Tavolo 3 
1. Le piccole dimensioni hanno un gran futuro
2. Saperne di più sui viaggiatori, gli strumenti ci sono
3. Cercare dinamiche premiali e meritocratiche
4. Poche e chiare priorità e migliorare i siti

1. Le piccole dimensioni hanno un gran futuro 

“Quello che vedremo nei prossimi anni andrà in questa direzione, di valorizzare sempre di più la relazione diretta tra un viaggiatore, un residente, un operatore.”

S.Ceci. Abbiamo ragionato intorno al concetto di rapporto tra la dimensione del nostro sistema economico turistico e il digitale. Il difetto che qualcuno pensava potesse avere il nostro sistema, in una globalizzazione sempre più spinta, che appunto attiene alla questione delle piccole dimensioni col digitale, potrebbe rappresentare anziché un difetto un’opportunità. Non solo è così, ma sta per essere così ancora di più. Quello che vedremo nei prossimi anni, quello che ci sarà dopo le OTA, andrà in questa direzione, di valorizzare sempre di più la relazione diretta tra un viaggiatore, un residente, un operatore.

2. Saperne di più sui viaggiatori
“Come trasferire sapere e trasmettere saperi ed esperienze è compito dell’AD Turismo, perché è rilevantissimo per ogni genere di attività.”

S. Ceci. La prima indicazione utile è che occorre saperne di più sui viaggiatori. Le attività e gli strumenti ci sono e ci mettono nella condizione di sapere. Trasferire questo sapere è compito dell’AD Turismo, perché è rilevantissimo per ogni genere di attività, da quella commerciale a quella politica, dalla pianificazione alla strategia, all’operatività. Questo sapere va in qualche modo diffuso. 


L’altra grande questione è la necessaria acculturazione o formazione dei residenti e degli operatori. Questo credo valga la pena di metterlo all’inizio dell’Agenda: non ci sarà nessuna buona esecuzione, nessun buon risultato, se non saremo capaci di attivarli. Le OGD avranno un futuro nella misura in cui questo grande investimento sull’acculturazione viene fatto.

Trasmettere i saperi e le esperienze, è il fattore differenziale competitivo che può convertire il presunto difetto della piccola dimensione in una grande opportunità. L‘opportunità non è vendere ciò che è già venduto, ma è trasmettere, comunicare e quindi anche vendere ciò che in questo momento è più difficile, ciò che non si trova, ciò che le OTA o i grandi canali di distribuzione o le piattaforme fanno fatica a vendere. La questione dell’Humanity infine, del capitale umano, qua veramente è il vero fattore competitivo ed è su questo che dobbiamo differenziare le nostre attività.

Poi ci sono 3 questioni non di poco conto: l’evoluzione delle professioni nell’economia del turismo, la questione delle tasse pagate dai turisti e la questione degli abusi, da Airbnb a Uber, a che futuro avranno le guide quando tutti saranno locals. Saperne di più sui viaggiatori penso possa aiutare ad affrontare questi temi, senza pregiudizi, con un'intelligenza non rivolta alla deregulation ma alla new regulation.

3. Cercare dinamiche premiali e meritocratiche
“Il tema è dare la strumentazione per competere, che metta nella condizione tutti di avere l’opportunità di far fuggire la lepre che si porterà dietro il sistema”

S. Ceci. Una nota sulle OGD che sono in fase di lancio: quali possono essere i sistemi di incentivi e di merito per far decollare queste organizzazioni? Il pancione tutti insieme fa fatica, bisognerà far scappare qualche lepre e tentare di fare in modo che gli altri inseguano. Bisognerà che l’AD investi in qualche dinamica premiale e meritocratica. In generale il tema è dare la strumentazione per competere, che metta nella condizione tutti di avere l’opportunità di far fuggire la lepre. Questa forse è una dinamica che può essere di aiuto in questa fase.

4. Priorità e migliorare i siti
“Migliorare i siti degli operatori e delle destinazioni e non perderci: poche e chiare priorità.” 


S. Ceci. Una proposta interessante: migliorare i siti degli operatori e delle destinazioni, renderli più performanti dal pdv della comunicazione, dell’usabilità e dell’e-commerce. Dei 141 siti che sono mediamente visitati prima della scelta di viaggio, quasi il 70% atterrano sul sito dell’operatore, poco meno su quello della destinazione. Non possono essere canali digitali lasciati indietro come lo sono oggi, forse bisognerà dedicarsi negli investimenti che state facendo, anche per capire come si può intervenire. Per migliorare deve essere fatta un’opera di sistema e in Veneto non mancano certo competenze ed esperienze. Il consiglio finale che dal gruppo è emerso: poche priorità ma chiare. Un piano veramente stringato ma performante, per non perderci.

 C) L’intervento di M.Lalli, contributo al Tavolo 3 

1. L'intervento in 5 punti
Giovanna per Barubici. L’intervento di M. Lalli sul Rapporto cittadini-turisti: 1.1 Turista, parola scomparsa - 1.2 Il turista decide in loco - 1.3 Funzionalità dei siti - 1.4 Chat Bot e fattore H - 1.5 Percorso di riflessione suggerito.
1.1 Turista è una parola scomparsa, a chi piace essere chiamato turista? Meglio viaggiatori, viaggiatori silenziosi, esperti, connessi vedere The Supertraveler Manifesto
1.2 85% dei turisti decide cosa fare in loco, cercano nelle piattaforme digitali e usano applicazioni: 47% food, 46% landmarks 31% activities. Il turista è un cittadino, chiede di essere un locale (to be) e paga una tassa.

1.3 Le 3 funzionalità dei siti turistici: inspire/shop/buy si stanno fondendo in una. La promo-commercializzazione turistica si sta spostando rapidamente sulle piattaforme di IM.
1.4 Il vecchio modello dei siti a braccetto con le app non funziona più. Si può avere un’esperienza umana con un Chat Bot, basta un click per avere una risposta precisa, per accedere subito ad informazioni utili e naturalmente per comprare qualcosa ed è sempre più semplice fare un Chat Bot, grazie anche ai corsi MOOC e ai servizi online offerti. Il fattore H = Humanity è importante sia simulato da un Bot sia vero, esistente e comunicato.
1.5 Il percorso di riflessione suggerito da M.Lalli al Tavolo 3: Rapporto con i locali – Identità – Il viaggio inizia subito – Analisi dei dati – Consapevolezza – Aspettative – Autenticità.

2. Un percorso di riflessione
Giovanna per Barubici. Raggruppo e aggiungo un breve commento, non portato al tavolo.
2.1 Analisi dei dati + Consapevolezza
La catena è dati-fruibilità-servizi: dati esistenti, resi accessibili e trasformati in un servizio utile. Su questo fronte si collocano molti servizi e il relativo Model Business basati su Internet. La consapevolezza è sapere che i dati sono prodotti, che esistono, che dobbiamo saperli leggere, interpretare e imparare ad usarli.

2.2 Il viaggio inizia subito + Aspettative 
Il viaggio inizia nel momento in cui si cercano informazioni sulla destinazione scelta, mediamente si visitano 141 siti prima di prendere la decisione definitiva. Vedere prima, ma soprattutto provare prima con la realtà aumentata alza definitivamente il livello delle aspettative. Anche le semplici parole con le quali si vende un’esperienza di viaggio alzano il livello e se non è fumo una volta raggiunta la destinazione ci si aspetta la cultura comune richiamata nella brochure, penso alla bicicletta e all’idea di campagna sana.

2.3 Autenticità + Identità + Rapporto con i locali
I locali coinvolti nei progetti di sviluppo turistico, sostengono e portano a successo i progetti, i locali dimenticati dalle mappe degli stakeholder ostacolano e ritardano il tutto. Anche il rapporto con i turisti va progettato in modo condiviso, ma non è educazione e neanche formazione dei residenti o degli operatori, è coinvolgimento. Identità e autenticità vanno a braccetto, il locale ne ha consapevolezza, cercare i modi in cui si esprimono identità e autenticità e riconoscerle come tali, poi saperle comunicare.