10 giu 2018

AREE E CESTINO PICNIC PER CICLOTURISTI

Aree e cestino picnic a nord di Treviso

Li abbiamo visti mangiare fermi all’ombra di una casa, seduti davanti al sagrato delle chiese e ai tavolini predisposti nei parchi pubblici. Tirano fuori dalle borse barrette e bevande, sacchettini del vicino minimarket, bottiglie di birra e frutta. Un piccolo gruppo di cicloturisti di Dresda, fermo sulle panchine dell’area verde di una lottizzazione con la borsa della spesa, mi ha chiesto un cavatappi, quanto tempo per arrivare a Treviso e dove andare a dormire nei dintorni.

Proviamo ad organizzarci: caratterizziamo i luoghi come adatti ad una sosta, forniamo un sacchettino con le indicazioni di dove consumare lo spuntino e come riprendere il percorso, mettiamoci dentro i nostri migliori prodotti e le informazioni che servono, puntiamo sul contatto dei cicloturisti con abitanti informati.


Flussi di cicloturisti e possibili aree picnic dedicate in un raggio di ca 3 km da una bottega di San Pelajo. Interviste lampo ad altre attività che potrebbero fornire il cestino e ai cicloturisti incontrati. Rimane aperto il problema dell’ordine del cestino, tutti dicono entro le 10-10:30 del mattino. I cicloturisti sono orientati verso uno spuntino, non deve mancare però la birra o il vino e una bevanda naturale.

La comunicazione del cestino potrebbe partire con una simulazione in una delle aree individuate oppure con un piccolo evento che aiuti a caratterizzare l’area come adatta ad un picnic, una prova generale infine potrebbe durare più giorni.


Format di realizzazione http://bit.ly/2Kt2frV

Parco civico di Santandrà (TV) sulla Monaco Venezia, luogo già scelto dai cicloturisti.

 Indice 

1. Aree 
3 flussi di cicloturisti, 3 aree individuate
2. Cestini
Interviste lampo: servizio, prezzo, contenuto
3. Comunicazione
Simulazione, evento, prova generale
4. Esempi
Una bottega e un portale



 Sommario 

1. Aree 
3 flussi di cicloturisti
a) Agenzie dal 2002-03 - b) Itinerari regionali I2 e I4 e Ciclovia Muenchen Venezia - c) Via Claudia Augusta Altinate
3 aree individuate 
d) Parco civico di San Pelajo - e) Parco civico di Fontane - f) Parco di Villa Cicogna, Paderno - Altre aree più distanti
2. Cestini 
Interviste lampo 
a) servizio e prezzo, parlando con altri - b) contenuto, parlando con i cicloturisti
3. Comunicazione
a) Simulazione: prova dei segnali - b) Piccolo evento: coinvolgimento dei locali - c) Prova generale: vendita dei primi cestini
4. Esempi 
2 esempi: una bottega e un portale 

Tempo di lettura: 10’ + approfondimenti 


 1. Aree 

3 flussi di cicloturisti 


a) Santa Bona Vecchia, agenzie viaggi specializzate (a-z): Eurobike - Innsbruck “Tour del Prosecco”; FunActive - Dobbiaco “Dalle Dolomiti al mare di Venezia”; Girolibero - Vicenza “Venezia e le sue Terre”.

b) Fontane, Villorba, Treviso, itinerari cicloturistici regionali I2 “Anello del Veneto” e I4 “Dalle Dolomiti a Venezia” + Ciclovia Muenchen Venezia, percorso ufficiale.

c) Carità, Lancenigo, Santa Maria del Rovere, la Via Claudia Augusta, cicloturisti colti, in età, con grande capacità di spesa; il nostro ramo punta verso Altino, la Venezia Romana.

a) Agenzie dal 2002-03

I flussi più importanti si registrano sulla strada di Santa Bona Vecchia da nord verso sud, percorso cicloturistico consolidato e attivo fin dal 2002-03, grazie alle agenzie FunActive Tours e Girolibero. 10 anni dopo si aggiunge  Eurobike con un tour a margherita, base al Relais Monaco.
Sapere il titolo che gli operatori hanno dato ai loro pacchetti, serve ad offrire col cestino qualcosa di legato al tema del tour che i cicloturisti acquistano.


FunActive Tour (freccetta verde, 2002) 

Fra i primi tour elaborati ed offerti da FUNActive: “Dalle Dolomiti al mare di Venezia” 

Girolibero (freccetta nera, dal 2003)

Fra i primi tour elaborati ed offerti da Girolibero, chiamati “fatti in casa”: “Venezia e le sue Terre” 
“2003: abbiamo messo a punto il Giro del Veneto, il nostro primo progetto di turismo in bicicletta in Italia: 7 giorni sui pedali alla scoperta delle più belle città del Veneto. 24 i clienti quell’anno, soprattutto olandesi, ora oltre 2.000 l’anno.”
Eurobike (freccette a tridente, 2012)

Agenzia di Innsbruck, arrivata a Ponzano Veneto alla fine degli anni ’90, partita con la proposta di un tour a margherita nel 2012, 5 i tour proposti di cui 3 usano la strada di Santa Bona Vecchia in tutta la sua lunghezza: “Prosecco Tour”. 

b) Itinerari regionali I2 e I4 + Ciclovia Muenchen Venezia 

Nel 2012 la Regione Veneto ha proposto 4 itinerari cicloturistici, a cui ha fatto seguito una guida della famosa Esterbauer. I percorsi degli itinerari I2 (Bassano-Treviso) e I4 (Vittorio Veneto-Treviso) da Volpago del Montello a Porta San Tomaso si sovrappongono. Nel 2015 si è sovrapposto anche il percorso ufficiale della Monaco Venezia
Sabato 12 maggio 2018 dalle 10 alle 13 sono passati più di 50 cicloturisti, fra i quali un gruppo di 20. Il giorno della settimana in cui passano più numerosi è il martedì, a meno di intensi fenomeni atmosferici. Su questo percorso ci sono 2 guide ufficiali e 3 operatori attivi.
Le stesse freccette rosse di Funactive e nere di Girolibero che si vedono oggi lungo il percorso degli Itinerari regionali e della Ciclovia, si trovano anche in via Santa Bona Vecchia. Le prime proposte di viaggio si sono integrate negli anni con delle varianti. Le etichette vecchie rimangono, le nuove si moltiplicano. 
Sulla Monaco Venezia le etichette rosse di FunActive sono arrivate per prime nel 2015, subito dopo le etichette nere di Girolibero e a fine agosto 2017 quelle verdi. Secondo FunActive (genn. 2018) quest’anno i cicloturisti saranno il doppio rispetto l’anno scorso. Nel 2017 nel punto della foto vicino a Santandrà, l’anno scorso sono passati ca 8000 cicloturisti. 

c) Via Claudia Augusta Altinate 

Per il 3° anno di seguito la Via Claudia Augusta si conferma la seconda Ciclovia scelta dai tedeschi dopo quella del Danubio, quando vogliono andare all’estero. Il ramo verso Altino, dopo il Ponte della Priula verso Treviso-Altino ha qualche problema ad affermarsi per mancanza di servizi dedicati. I numeri e il profilo dei cicloturisti della Via Claudia sono interessanti: in età, colti e con capacità di spesa elevata.

3 aree individuate

Le caratteristiche sono: essere nel raggio di 3 km dalla bottega di San Pelajo, non essere troppo vicine a Treviso Città, aree pubbliche belle, curate e frequentate. In ordine di distanza da San Pelajo sono: 

d) Parco civico di San Pelajo 0,5 km (a)
e) Parco civico di Fontane 3,0 km (b) 
f) Parco di Villa Cicogna, Paderno 3,3 km (a)


Altre aree: Parco di Villa Giovannina, Carità 4,6 km (c) - Parco dello Storga 5,3 km (c) - Parco civico di Santandrà 6,4 km (b)

d) Parco civico di San Pelajo

Così vicino alla bottega e ai percorsi storici delle Agenzie, che per quanto non sia il parco di una Villa, non va scartata l’idea di cominciare da qui. Studiare i punti del parco più adatti ad un picnic: panchine, ombra e radure disponibili. 
Immaginiamo anche un ordine diretto al banco della bottega, un sacchettino corredato delle indicazioni di dove consumare il picnic e come riprendere il percorso. Luogo facile per organizzare un piccolo evento e provare una comunicazione legata al paese dove è la bottega. 
e) Parco civico di Fontane

Situato sul percorso degli itinerari regionali e della Monaco Venezia, dopo aver superato la ZI di Villorba e decisamente prima di arrivare a Treviso, è un parco pubblico attrezzato con un grande gazebo. Adatto per una prova generale. C’è anche una fontana d’acqua, una delle domande più frequenti dei cicloturisti sono le fontane d’acqua per riempire le borracce. 

f) Parco di Villa Cicogna, Paderno

Parco di Villa Cicogna, storica sede del municipio di Ponzano Veneto, nel catalogo delle Ville Venete, curato, ordinato e pulito, chiedendo sono disponibili anche i bagni. Il parco è abbastanza vicino a San Pelajo e abbastanza lontano da Treviso per giustificare una pausa. 
Rispetto ad altri parchi vicini ai flussi di cicloturisti delle Agenzie, è preferibile perché è il parco di una Villa Veneta, molto ombreggiato e con panchine disponibili. Luogo e cestino potrebbero integrarsi molto bene con i contenuti dei viaggi che le Agenzie vendono. 
Altre aree 

Il Parco di Carità è quello di Villa Giovannina, in questo momento il Comune di Villorba è impegnato nel suo rilancio con molte attività. Il problema di un parco così grande, come anche quello dello Storga, è individuare il punto esatto dove sono i clienti ai quali portare il cestino. In questo ci aiuta un nuovo modo di definire l’indirizzo: si tratta di un’app usata anche dai venditori ambulanti what3words

Il Parco civico di Santandrà infine è il più lontano, ma è anche un punto di sosta già scelto dai cicloturisti. Il vantaggio potrebbe essere la vicinanza del parco ad una nota e strutturata Az. Agricola. 

 2. Cestini 

a) Servizio e prezzo, parlando con i fornitori 

Le interviste lampo fatte a chi potrebbe fornire un cestino picnic dicono in ordine di importanza: che il cestino va ordinato entro le 10 del mattino, che un sacchettino va bene, è quello che già usano per il TakeAway e che il prezzo è la somma di quello che si chiede. 

b) Contenuto, parlando con i cicloturisti 

Le interviste lampo fatte ai cicloturisti ci dicono in ordine di importanza: che bevono volentieri birra o vino e che è molto gradita anche una bevanda naturale (limonata); che per problemi di digestione in corsa preferiscono fare uno spuntino, mangiare un tramezzino o una pasta, ma semplice con verdure, anche fredda (insalata di pasta, riso, orzo o farro) e chiedono frutta fresca e una fetta di torta.

 3. Comunicazione

a) Simulazione: prova dei segnali

La simulazione consiste nello scegliere il giorno e l’area, predisporre le indicazioni con scritto Picnic in punti strategici del percorso, fare in modo che i cicloturisti leggano la parola prima, la vedano ripetuta poi e quindi si fermino perché vedono qualcuno che sta facendo Picnic. La simulazione fatta in un giorno di forte passaggio può dirci quanti cicloturisti dimostrano interesse e può darci anche le prime foto del progetto. 


b) Piccolo evento: coinvolgimento dei locali

Scelto il giorno e l’area, organizzare un piccolo evento, aperto agli abitanti e ai cicloturisti, ci può aiutare a caratterizzare il luogo come adatto a fare un picnic. L’evento sarebbe un invito agli abitanti a sostenere il progetto e un invito all’Amministrazione locale a ripensare l’area. Il piccolo evento servirebbe anche a produrre i primi contenuti condivisi e popolari.

c) Prova generale: vendere i primi cestini

La prova infine potrebbe occupare più giorni, l’area proposta è il Parco civico di Fontane. Si metterebbero alla prova un paio di imprese. Rimane aperto il problema dell’ordine del cestino/sacchettino picnic che tutti dicono deve essere fatto entro le 10-10:30 del mattino. 

 4. Esempi

2 esempi: una bottega e un portale

Vivipicnic l’offerta si presenta bene, il target è chiaro e i luoghi sono di prestigio. L’offerta è di 4 cestini a tema e 3 prezzi, in linea col target a cui si rivolgono.

Il portale PicnicChic invece, vuole essere onnicomprensivo, è articolato, difficile da usare e ancora vuoto per molte voci del filtro a sinistra. In ogni caso da seguire per quanto riguarda i prezzi e i luoghi, per ora: Amalfi, Bergamo, Como e presto Treviso.