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5 anni di attività informativa realizzata in tante forme, una di queste il gazebo aperto in occasione di eventi locali. Al posto di un’attività di scoperta del cicloturismo, con l’ultimo gazebo è stata offerta la custodia gratuita della bicicletta. L’idea è stata messa a punto e realizzata con il contributo di altri interessati allo sviluppo del cicloturismo.
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In cambio della custodia è stato chiesto di rispondere a qualche domanda, i commenti e i suggerimenti arrivati sono stati positivi e a volte sorprendenti e la custodia molto apprezzata. Le informazioni date e le conversazioni avute sono state molte, abbiamo parlato di Ciclovia Monaco Venezia, della Dobbiaco Linz e della Treviso Ostiglia, ma anche di Amsterdam in bicicletta con i più giovani.
In cambio della custodia è stato chiesto di rispondere a qualche domanda, i commenti e i suggerimenti arrivati sono stati positivi e a volte sorprendenti e la custodia molto apprezzata. Le informazioni date e le conversazioni avute sono state molte, abbiamo parlato di Ciclovia Monaco Venezia, della Dobbiaco Linz e della Treviso Ostiglia, ma anche di Amsterdam in bicicletta con i più giovani.
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Nel post trovate descritta l’evoluzione della proposta del gazebo informativo, il cui format iniziale può essere ulteriormente sviluppato, e brevemente illustrati i risultati delle interviste svolte in cambio della custodia delle biciclette.
Nel post trovate descritta l’evoluzione della proposta del gazebo informativo, il cui format iniziale può essere ulteriormente sviluppato, e brevemente illustrati i risultati delle interviste svolte in cambio della custodia delle biciclette.
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Post collegato Come coinvolgere gli abitanti degli itinerari
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Nei momenti di calma del servizio di custodia sono state gonfiate le ruote delle biciclette che ne avevano bisogno
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Sommario
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Sommario
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1) Come realizzare un gazebo di informazione cicloturistica: eventi, sport e tradizione
2) Evoluzione di un gazebo di informazione cicloturistica: un servizio al posto di un’attività di scoperta
3) Contributi: dove recuperare le rastrelliere e cosa suggeriscono gli abitanti
4) Risultati delle interviste: niente contatto mail per giovani e giovanissimi, 4 su 5 erano da soli in bicicletta, quasi tutti hanno fatto la Dobbiaco Linz
Link, post collegati e ringraziamenti
Tempo di lettura: 5' + approfondimenti
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1) Come realizzare un gazebo d’informazione cicloturistica
Eventi, sport e tradizione
Eventi, sport e tradizione
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Dipende dagli obiettivi. Gli scopi dei gazebo finora realizzati sono stati: farsi conoscere, portare a conoscenza, intervistare, ascoltare, stabilire contatti, proporre attività. I gazebo sono stati realizzati in contesti locali e in occasioni di eventi coerenti: sport, tradizione e turismo.
Gli obiettivi dei gazebo: farsi conoscere come nuova impresa che si occupa di cicloturismo, portare a conoscenza degli abitanti il fatto che itinerari cicloturistici di successo passano vicino a noi, incontrare gli abitanti, parlare con loro e soprattutto ascoltare quello che dicono, stabilire contatti e proporre attività di scoperta del cicloturismo.
Fra le attività realizzate, una “Caccia ai segnali per cicloturisti”, una “Passeggiata di esplorazione cicloturistica”, una “Pedalata di scoperta degli itinerari” e una serie di “Interviste a premi”.
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Lo scopo informativo è stato dominante rispetto a quello commerciale, per far fronte ad una mancanza di informazione diffusa, dovuta principalmente agli organizzati portatori di decisioni e interessi del settore.
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Il cicloturismo dalla parte degli abitanti significa volerli più informati, metterli in grado di elaborare le informazioni, invitarli ad attivarsi a favore di un’esperienza in bicicletta positiva per chi è in viaggio e vantaggiosa per gli abitanti. @barubici
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Gazebo Barubici
Vi interessa promuovere il cicloturismo nel vostro comune? Contattate Barubici e chiedete dettagli sulla realizzazione del “Gazebo Barubici”. Per una originale e corretta comunicazione del fenomeno cicloturismo. Scrivete barubici@gmail.com Proposta in dettaglio
Interviste a premi
Avete sviluppato ogni aspetto della vostra impresa, ma vi siete dimenticati degli abitanti che vorreste attivi, coinvolti, capaci di azioni di sostegno, soprattutto perché avete scelto di lavorare con i cicloturisti. Scrivete barubici@gmail.com Proposta in dettaglio
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2) Evoluzione di un gazebo di informazione cicloturistica
Un servizio al posto di un'attività di scoperta
2) Evoluzione di un gazebo di informazione cicloturistica
Un servizio al posto di un'attività di scoperta
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Al posto di un’attività di scoperta è stato proposto un servizio utile, la custodia gratuita delle biciclette, per chi naturalmente arrivava all’evento in bicicletta. In cambio della custodia è stata chiesta la disponibilità ad una breve intervista.
Il servizio gratuito di custodia biciclette è stato molto apprezzato da tutti, in particolare dalle mamme con il bambino seduto dietro sul seggiolino, dai genitori con 2 o più figli, ciascuno con la propria bicicletta, dai Signori in età che si ricordavano bene come si faceva una volta, dai giovani e giovanissimi, propensi all’uso della bicicletta e sorpresi dal servizio.
Insieme alla custodia è stata svolta anche una piccola attività di educazione stradale e di manutenzione delle biciclette: sono stati regalati e montati dove mancavano i catarifrangenti alle ruote e regalati i gilet alta visibilità per chi sprovvisto tornava a casa in bicicletta col buio; nei momenti di calma del servizio sono state gonfiate le ruote delle biciclette che ne avevano bisogno, fissati cestini e portapacchi, oliati i campanelli.
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Durante le interviste e a seconda degli interessi è stato distribuito del materiale informativo sugli Itinerari cicloturistici regionali, la Ciclovia Muenchen Venezia, il Green Tour Veneto, la Treviso Ostiglia e le proposte di viaggio in bicicletta delle Agenzie che operano vicino a noi, nonché cartine turistiche del Comune dove si svolgeva l’evento.
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3) Contributi
Dove recuperare le rastrelliere e cosa suggeriscono gli abitanti
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Dove recuperare le rastrelliere e cosa suggeriscono gli abitanti
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Abbiamo scoperto che i nostri Comuni hanno un parco rastrelliere distribuito, le meno recenti sono piccole e mobili, a volte poco visibili perché in disuso e messe da parte.
Intorno alla chiesa vicino alla quale è stato aperto il gazebo c’erano ben 6 rastrelliere pubbliche disponibili per una trentina di biciclette circa, è bastato riunirle per dare l’immagine di un punto organizzato e protetto. Ha aiutato molto anche il muretto vicino al quale è stato aperto il gazebo, dove appoggiare le biciclette più nuove, perché le vecchie rastrelliere non sono adatte a deragliatori e freni a disco.
Barubici dedica un profilo Instagram al tema delle rastrelliere ancora presenti davanti a vecchie attività commerciali e di servizio, a volte sono autentici pezzi di artigianato locale anni ’50-‘60, usate ormai come insegna. Un censimento delle rastrelliere, un recupero e un progetto di visibilità potrebbe definire l’immagine di un paese amico della bicicletta e quindi dei cicloturisti. @barubici
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Gli abitanti dicono che mancano le fontanelle d’acqua, fondamentali per chi va in bicicletta, lo dice chi ha fatto viaggi e vacanza in bicicletta, lo dice chi si muove coi bambini al seguito e lo dicono anche i commercianti: “se la fontanella funzionasse, i cicloturisti si fermerebbero”.
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Una mamma ha detto che ogni attraversamento pedonale potrebbe diventare anche ciclabile, affiancando alle strisce una fila di riquadri bianchi. Il suggerimento è talmente semplice e poco costoso che andrebbe realizzato subito.
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4. Risultati delle interviste
Nessun contatto mail per giovani e giovanissimi, 4 su 5 erano da soli in bicicletta, quasi tutti hanno fatto la Dobbiaco Linz
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Il gazebo è servito ad incontrare abitanti interessati al cicloturismo, ma per quasi metà dei contatti stabiliti non c’è una mail di riferimento, perché i giovani e i giovanissimi che si sono avvicinati al gazebo non la usano.
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60 interviste svolte e 3 domande: da dove vieni, sai cosa è il cicloturismo e il tuo viaggio più lungo in bicicletta.
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Un 20% ca degli intervistati è arrivato all’evento in bicicletta da una distanza di 4-5 km, dei restanti più della metà aveva pedalato poco: 500-1500 m.
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L’80% degli intervistati sapeva cosa è il cicloturismo, alcuni di loro erano ciclo viaggiatori esperti e altri per formazione, lavoro e interesse si occupano proprio di turismo.
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L’80% di chi ha chiesto di lasciare in custodia la bicicletta è arrivato da solo, il resto erano per la maggior parte coppie. Mediamente la distanza più lunga coperta in bicicletta sono 10-12 km e in tanti hanno fatto la Dobbiaco Linz.
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Ogni ora e per 4 sere sono stati rilevati i numeri delle biciclette custodite nel gazebo e di quelle non custodite. La prima sera (domenica) il rapporto era di 1 a 4, ma la domenica successiva nelle ore di punta il rapporto era diventato quasi di 1 a 1: ore 21 22/29, ore 22 18/20. la sera del giovedì, alle 22 il numero delle biciclette custodite superava di poco il numero di quelle incustodite: 18/16.
Nessun contatto mail per giovani e giovanissimi, 4 su 5 erano da soli in bicicletta, quasi tutti hanno fatto la Dobbiaco Linz
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Il gazebo è servito ad incontrare abitanti interessati al cicloturismo, ma per quasi metà dei contatti stabiliti non c’è una mail di riferimento, perché i giovani e i giovanissimi che si sono avvicinati al gazebo non la usano.
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60 interviste svolte e 3 domande: da dove vieni, sai cosa è il cicloturismo e il tuo viaggio più lungo in bicicletta.
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Un 20% ca degli intervistati è arrivato all’evento in bicicletta da una distanza di 4-5 km, dei restanti più della metà aveva pedalato poco: 500-1500 m.
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L’80% degli intervistati sapeva cosa è il cicloturismo, alcuni di loro erano ciclo viaggiatori esperti e altri per formazione, lavoro e interesse si occupano proprio di turismo.
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L’80% di chi ha chiesto di lasciare in custodia la bicicletta è arrivato da solo, il resto erano per la maggior parte coppie. Mediamente la distanza più lunga coperta in bicicletta sono 10-12 km e in tanti hanno fatto la Dobbiaco Linz.
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Ogni ora e per 4 sere sono stati rilevati i numeri delle biciclette custodite nel gazebo e di quelle non custodite. La prima sera (domenica) il rapporto era di 1 a 4, ma la domenica successiva nelle ore di punta il rapporto era diventato quasi di 1 a 1: ore 21 22/29, ore 22 18/20. la sera del giovedì, alle 22 il numero delle biciclette custodite superava di poco il numero di quelle incustodite: 18/16.
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Link, post collegati e ringraziamenti
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Link
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Posizione del gazebo, particolare in G-Maps
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Posizione del gazebo, particolare in G-Maps
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Le 5 sere di apertura del gazebo (-1 perché ha piovuto)
https://goo.gl/maps/AjMsCLPCPc35KrhXA
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Post collegati
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Abitanti degli itinerari cicloturistici, pronti a scommettere?
Le 5 sere di apertura del gazebo (-1 perché ha piovuto)
https://goo.gl/maps/AjMsCLPCPc35KrhXA
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Post collegati
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Abitanti degli itinerari cicloturistici, pronti a scommettere?
https://barubici.blogspot.com/p/abitanti-e-cicloturisti_3.html
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Per favore, una rastrelliera
https://barubici.blogspot.com/2018/11/per-favore-una-rastrelliera.html
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Per favore, una rastrelliera
https://barubici.blogspot.com/2018/11/per-favore-una-rastrelliera.html
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Ringraziamenti
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Il gazebo è stato organizzato e aperto con il contributo attivo di Francesco, Franco e Giovanna; ha avuto il consenso e il sostegno della Parrocchia di Merlengo, dell’Organizzazione della Sagra del Riso e dell’Assessorato al Turismo del Comune di Ponzano Veneto.
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Ringrazio tutti per avermi coinvolto e in particolare Francesco e Franco per aver spinto l’apertura del gazebo, al quale avevo quasi rinunciato. Mi sono fidata di loro @Giovanna
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