13 set 2019

GAZEBO INFO E CUSTODIA BICICLETTE GRATUITA

Un'occasione di incontro con gli abitanti per parlare di cicloturismo
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5 anni di attività informativa realizzata in tante forme, una di queste il gazebo aperto in occasione di eventi locali. Al posto di un’attività di scoperta del cicloturismo, con l’ultimo gazebo è stata offerta la custodia gratuita della bicicletta. L’idea è stata messa a punto e realizzata con il contributo di altri interessati allo sviluppo del cicloturismo. 
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In cambio della custodia è stato chiesto di rispondere a qualche domanda, i commenti e i suggerimenti arrivati sono stati positivi e a volte sorprendenti e la custodia molto apprezzata. Le informazioni date e le conversazioni avute sono state molte, abbiamo parlato di Ciclovia Monaco Venezia, della Dobbiaco Linz e della Treviso Ostiglia, ma anche di Amsterdam in bicicletta con i più giovani. 
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Nel post trovate descritta l’evoluzione della proposta del gazebo informativo, il cui format iniziale può essere ulteriormente sviluppato, e brevemente illustrati i risultati delle interviste svolte in cambio della custodia delle biciclette. 
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Rastrelliere comunali e biciclette custodite con piccola manuntenzione
Nei momenti di calma del servizio di custodia sono state gonfiate le ruote delle biciclette che ne avevano bisogno

Sommario
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1) Come realizzare un gazebo di informazione cicloturistica: eventi, sport e tradizione
2) Evoluzione di un gazebo di informazione cicloturistica: un servizio al posto di un’attività di scoperta 
3) Contributi: dove recuperare le rastrelliere e cosa suggeriscono gli abitanti 
4) Risultati delle interviste: niente contatto mail per giovani e giovanissimi, 4 su 5 erano da soli in bicicletta, quasi tutti hanno fatto la Dobbiaco Linz
Link, post collegati e ringraziamenti
Tempo di lettura: 5' + approfondimenti
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1) Come realizzare un gazebo d’informazione cicloturistica
Eventi, sport e tradizione
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Dipende dagli obiettivi. Gli scopi dei gazebo finora realizzati sono stati: farsi conoscere, portare a conoscenza, intervistare, ascoltare, stabilire contatti, proporre attività. I gazebo sono stati realizzati in contesti locali e in occasioni di eventi coerenti: sport, tradizione e turismo. 
Gli obiettivi dei gazebo: farsi conoscere come nuova impresa che si occupa di cicloturismo, portare a conoscenza degli abitanti il fatto che itinerari cicloturistici di successo passano vicino a noi, incontrare gli abitanti, parlare con loro e soprattutto ascoltare quello che dicono, stabilire contatti e proporre attività di scoperta del cicloturismo. 
Fra le attività realizzate, una “Caccia ai segnali per cicloturisti”, una “Passeggiata di esplorazione cicloturistica”, una “Pedalata di scoperta degli itinerari” e una serie di “Interviste a premi”. 
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Lo scopo informativo è stato dominante rispetto a quello commerciale, per far fronte ad una mancanza di informazione diffusa, dovuta principalmente agli organizzati portatori di decisioni e interessi del settore. 
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Il cicloturismo dalla parte degli abitanti significa volerli più informati, metterli in grado di elaborare le informazioni, invitarli ad attivarsi a favore di un’esperienza in bicicletta positiva per chi è in viaggio e vantaggiosa per gli abitanti. @barubici 
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Gazebo Barubici 
Vi interessa promuovere il cicloturismo nel vostro comune? Contattate Barubici e chiedete dettagli sulla realizzazione del “Gazebo Barubici”. Per una originale e corretta comunicazione del fenomeno cicloturismo. Scrivete barubici@gmail.com Proposta in dettaglio
Interviste a premi
Avete sviluppato ogni aspetto della vostra impresa, ma vi siete dimenticati degli abitanti che vorreste attivi, coinvolti, capaci di azioni di sostegno, soprattutto perché avete scelto di lavorare con i cicloturisti. Scrivete barubici@gmail.com Proposta in dettaglio
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2) Evoluzione di un gazebo di informazione cicloturistica 
Un servizio al posto di un'attività di scoperta 
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Al posto di un’attività di scoperta è stato proposto un servizio utile, la custodia gratuita delle biciclette, per chi naturalmente arrivava all’evento in bicicletta. In cambio della custodia è stata chiesta la disponibilità ad una breve intervista.
Il servizio gratuito di custodia biciclette è stato molto apprezzato da tutti, in particolare dalle mamme con il bambino seduto dietro sul seggiolino, dai genitori con 2 o più figli, ciascuno con la propria bicicletta, dai Signori in età che si ricordavano bene come si faceva una volta, dai giovani e giovanissimi, propensi all’uso della bicicletta e sorpresi dal servizio. 
Insieme alla custodia è stata svolta anche una piccola attività di educazione stradale e di manutenzione delle biciclette: sono stati regalati e montati dove mancavano i catarifrangenti alle ruote e regalati i gilet alta visibilità per chi sprovvisto tornava a casa in bicicletta col buio; nei momenti di calma del servizio sono state gonfiate le ruote delle biciclette che ne avevano bisogno, fissati cestini e portapacchi, oliati i campanelli. 
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Durante le interviste e a seconda degli interessi è stato distribuito del materiale informativo sugli Itinerari cicloturistici regionali, la Ciclovia Muenchen Venezia, il Green Tour Veneto, la Treviso Ostiglia e le proposte di viaggio in bicicletta delle Agenzie che operano vicino a noi, nonché cartine turistiche del Comune dove si svolgeva l’evento.
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3) Contributi 
Dove recuperare le rastrelliere e cosa suggeriscono gli abitanti  
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Abbiamo scoperto che i nostri Comuni hanno un parco rastrelliere distribuito, le meno recenti sono piccole e mobili, a volte poco visibili perché in disuso e messe da parte.
Intorno alla chiesa vicino alla quale è stato aperto il gazebo c’erano ben 6 rastrelliere pubbliche disponibili per una trentina di biciclette circa, è bastato riunirle per dare l’immagine di un punto organizzato e protetto. Ha aiutato molto anche il muretto vicino al quale è stato aperto il gazebo, dove appoggiare le biciclette più nuove, perché le vecchie rastrelliere non sono adatte a deragliatori e freni a disco. 
Barubici dedica un profilo Instagram al tema delle rastrelliere ancora presenti davanti a vecchie attività commerciali e di servizio, a volte sono autentici pezzi di artigianato locale anni ’50-‘60, usate ormai come insegna. Un censimento delle rastrelliere, un recupero e un progetto di visibilità potrebbe definire l’immagine di un paese amico della bicicletta e quindi dei cicloturisti. @barubici
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Gli abitanti dicono che mancano le fontanelle d’acqua, fondamentali per chi va in bicicletta, lo dice chi ha fatto viaggi e vacanza in bicicletta, lo dice chi si muove coi bambini al seguito e lo dicono anche i commercianti: “se la fontanella funzionasse, i cicloturisti si fermerebbero”.
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Una mamma ha detto che ogni attraversamento pedonale potrebbe diventare anche ciclabile, affiancando alle strisce una fila di riquadri bianchi. Il suggerimento è talmente semplice e poco costoso che andrebbe realizzato subito.
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4. Risultati delle interviste 
Nessun contatto mail per giovani e giovanissimi, 4 su 5 erano da soli in bicicletta, quasi tutti hanno fatto la Dobbiaco Linz
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Il gazebo è servito ad incontrare abitanti interessati al cicloturismo, ma per quasi metà dei contatti stabiliti non c’è una mail di riferimento, perché i giovani e i giovanissimi che si sono avvicinati al gazebo non la usano. 
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60 interviste svolte e 3 domande: da dove vieni, sai cosa è il cicloturismo e il tuo viaggio più lungo in bicicletta. 
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Un 20% ca degli intervistati è arrivato all’evento in bicicletta da una distanza di 4-5 km, dei restanti più della metà aveva pedalato poco: 500-1500 m. 
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L’80% degli intervistati sapeva cosa è il cicloturismo, alcuni di loro erano ciclo viaggiatori esperti e altri per formazione, lavoro e interesse si occupano proprio di turismo. 
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L’80% di chi ha chiesto di lasciare in custodia la bicicletta è arrivato da solo, il resto erano per la maggior parte coppie. Mediamente la distanza più lunga coperta in bicicletta sono 10-12 km e in tanti hanno fatto la Dobbiaco Linz. 
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Ogni ora e per 4 sere sono stati rilevati i numeri delle biciclette custodite nel gazebo e di quelle non custodite. La prima sera (domenica) il rapporto era di 1 a 4, ma la domenica successiva nelle ore di punta il rapporto era diventato quasi di 1 a 1: ore 21 22/29, ore 22 18/20. la sera del giovedì, alle 22 il numero delle biciclette custodite superava di poco il numero di quelle incustodite: 18/16.
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Link, post collegati e ringraziamenti 
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Link
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Posizione del gazebo, particolare in G-Maps
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Le 5 sere di apertura del gazebo (-1 perché ha piovuto)
https://goo.gl/maps/AjMsCLPCPc35KrhXA
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Post collegati
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Abitanti degli itinerari cicloturistici, pronti a scommettere? 
Ringraziamenti
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Il gazebo è stato organizzato e aperto con il contributo attivo di Francesco, Franco e Giovanna; ha avuto il consenso e il sostegno della Parrocchia di Merlengo, dell’Organizzazione della Sagra del Riso e dell’Assessorato al Turismo del Comune di Ponzano Veneto.
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Ringrazio tutti per avermi coinvolto e in particolare Francesco e Franco per aver spinto l’apertura del gazebo, al quale avevo quasi rinunciato. Mi sono fidata di loro @Giovanna
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