17 dic 2019

TURISMO LENTO #3

Accessibilità, accoglienza, ospitalità
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I servizi al turismo lento coincidono con quelli alla residenza e tutto il virtuosismo chiesto ai fornitori di servizi al turismo lento (collaborazione, moralità, organizzazione) sarebbe molto interessante chiederlo anche ai fornitori di servizi alla residenza. Non solo migliorare l’esperienza di viaggio, ma anche quella abitativa. C’è una reciprocità abitante turista: meno abitanti = meno turisti, abitanti tristi = niente turisti, abitanti poveri = turisti isolati, abitanti appassionati = turisti coinvolti.
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Post collegato Turismo lento #2 Relazione, entusiasmo, partecipazione
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Etichette per cicloturisti a Padova, davanti al Santo
Etichette per cicloturisti davanti al Santo, sconosciute alla guida che ci accompagnava in un Tour a piedi attraverso Padova
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Indice


Appunti
Accessibilità, accoglienza, ospitalità - Attrattore - Fornitori - Genius Loci - Offerta - Segnali e servizi - Via, itinerario, percorso, tracciato
Note
Ricetta e valori - Servizi utili



Appunti
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Accessibilità Accoglienza Ospitalità


3 diversi termini che non sono la stessa cosa. L’ospitalità è una caratteristica relazionale, l’accessibilità un impegno morale, l'accoglienza può essere ospitalità, ma l’ospitalità non vuol dire accoglienza. "Si stima la ricettività religiosa italiana in 120.000 posti letto in 1.700 strutture, facilmente accessibili per Network e presenti sul Web."
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Destination


Destination (in inglese) è un luogo in grado di attrarre autonomamente turisti.
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Fornitori

La fornitura dei servizi deve essere organizzata. Al di là delle logiche competitive, occorre una logica collaborativa (competere insieme) e attivare una logica sistemica fra le imprese. Forme di collaborazione fra fornitori: consorzio, associazione, rete. Pro Loco e Coop per la gestione degli Infopoint sono l’inizio della rete di fornitori.
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Genius Loci 

Uno dei primi libri letti all’Università Genius Loci di Nomberg-Schulz, lo spirito del luogo che viene rinchiuso, piuttosto che lasciato libero, che traspare dalle foto ispirate dei luoghi, che segna l’attitudine alla vita degli abitanti. Ci vuole tempo per scoprirlo, per entrare nello spirito del luogo. Il viaggio lento è una ricerca.


Offerta


Le De.Co. (istituite con la L.142/1990) certificano prodotti, saperi, sapori e tradizioni comunali. Esiste un coordinamento delle De.Co. 
La molteplicità delle esperienze offerte è un indicatore di eccellenza della destinazione: abitazione, cultura, enogastronomia, eventi, natura, il menù è ampio e bisogna saperlo offrire.
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Segnali e servizi

I segnali compaiono subito, poi forse arrivano i servizi. I segnali della Ciclovia Muenchen Venezia sono comparsi improvvisamente e ad opera di alcuni 5 anni fa. Ad oggi la Ciclovia è ancora considerata dagli abitanti (famiglie, imprese e istituzioni) più come un 
distributore di clienti che un attrattore di attività a servizio di cicloturisti e abitanti insieme. 

La nuova segnaletica resta un corpo estraneo e i cicloturisti che non spendono abbastanza una specie aliena. Purtroppo il modello scelto per la realizzazione della Ciclovia, che orienta gli investimenti, è quello degli hub concentrazione di servizi, invece che quello di micro attività dedicate e diffuse lungo il percorso. 

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Via, itinerario, percorso, tracciato


Via è un lunghissimo percorso, itinerario è un pezzo della via organizzato a tappe, percorso è il luogo fisico e il tracciato è sulla carta, digitale e non. 
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Note



Non esiste una ricetta, ma un ordine di valori

Se è vero che non esiste una ricetta per il turismo lento, esiste pur sempre un modo di procedere ordinato ed orientato, secondo una scala di valori.


Serve una buona progettazione che preveda un alto "grado di condivisione degli attori locali al progetto di offerta". Le parole sono: adesione, coinvolgimento, condivisione. 
Serve "progettare e realizzare i punti di accoglienza-informazione, la segnaletica in loco e la logistica" ovvero l’insieme dei servizi. "Determinante, il ruolo degli Infopoint." 

"Con poca spesa infrastrutturale ma molta formazione degli addetti" perché le risorse umane sono alla base della fruibilità del luogo. "I
nizialmente è meglio limitarsi ad alcuni siti, a poche ricettività, a qualche ristorazione, a molte informazioni ed a guide." 
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I servizi al turismo lento sono molti, semplici e utili anche agli abitanti


"I servizi al turismo lento non coincidono con quelli al turismo convenzionale." Se poi la logica è quella del lusso/moda, bastoncini e bicicletta sono solo accessori di un’offerta di altra natura. 
I servizi al turismo lento, “semplici ma essenziali alla sua esistenza (il corpo del viandante): dormire, mangiare, lavare i panni, medicare escoriazioni, avere in prestito un K-way, un copri sacco, sostituire un impermeabile o una bacchetta di nordic-walking rotta, fare due chiacchere amichevoli sul percorso del giorno dopo, avere consigli sui prodotti enogastronomici o sulle tradizioni locali.” 
I servizi al turismo lento coincidono con quelli alla residenza e tutto il virtuosismo chiesto ai fornitori di servizi al turismo lento (collaborazione, moralità, organizzazione) sarebbe molto interessante chiederlo anche ai fornitori di servizi alla residenza. Non solo migliorare l’esperienza di viaggio, ma anche quella abitativa.
Altri servizi, molti, utilissimi anche per i residenti: “aree di sosta, panchine, cestini per i rifiuti, fontanelle, tavole, servizi igienici, ascensori o servo scale, rampe (larghezza minima per transito di una persona con sedia a ruote e consentire l’incrocio di due persone); ponti-passerelle con pendenza inferiore al 5% e con gradini inferiori a 1,5 cm. di altezza, parcheggi (1/50 posti auto riservati alle persone portatrici di bisogni speciali, con il minimo di 1); dotazione di segnaletica verticale (altezza minima 210 cm.) ed orizzontale; buona copertura del segnale telefonico, per permettere ai turisti di usufruire dei servizi”
Il tema del trasporto e della intermodalità è un asset essenziale nei sistemi turistici itineranti, ma anche in quelli abitativi. Il tema della mobilità è integrante, dove gli abitanti possono muoversi liberamente senza condizionamenti facendo le loro scelte, anche i turisti lo possono fare. Al contrario, no.  

Dove si punta tanto a servizi Hi-Tech in realtà si nasconde un problema di mancanza di abitanti, come per l’Alta Marca Trevigiana con il sigillo Unesco. 
Si pensa di recuperare i piccoli abitati della Pedemontana Veneta sempre più vuoti con progetti di turismo slow. Di più qui
"Per Alta Marca Trevigiana il progetto comporta l'attivazione di sistemi, piattaforme multimediali e interattive per fornire un moderno e veloce servizio di assistenza al turista. Per i 45 Comuni dell’Alta Marca Trevigiana la connettività, la banda larga, la fibra ottica, gli info point multimediali, le Applicazioni dei motori di ricerca, le Mappe interattive, le piattaforme di gestione, gli operatori e le attrezzature mobile sono fattori determinanti per la crescita turistica. Il turista sulle nostre colline deve essere tecnologicamente coccolato e servito”. 
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