Gli autobus sono sempre stati pieni di divieti scritti, una volta erano targhette metalliche appese in alto con frasi brevi, ora si arriva ad esporre un A3 fitto di norme sul comportamento che i passeggeri devono tenere a bordo. Mi sono sempre chiesta perché accanto alle norme per i passeggeri non siano mai state esposte quelle per il personale viaggiante. Perché al passeggero non è dato sapere come l’autista deve comportarsi?
Durante l’emergenza Covid-19 sono comparsi un paio di documenti dove mancava la stessa reciprocità, che da trasportante/trasportato diventa viaggiante/viaggiato, intendendo come viaggiato chi subisce il viaggio altrui. Il primo documento è un Comunicato stampa sottoscritto dai principali T.O.s italiani del turismo attivo, diffuso a inizio maggio; il secondo è la Carta dell’accoglienza e dell’ospitalità della Regione Veneto, pubblicato 10 gg dopo.
Ho provato a cercare nei due documenti i termini con i quali i relativi autori si riferiscono agli abitanti e a capire dove invece il necessario riferimento manca. (T) termini , (M) mancanze @giovanna
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Prime note sulla Carta dell'accoglienza Codice narrativo
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| Google Street View 2010 sopra e 2019 sotto. I primi segnavia per cicloturisti sono stati fotografati nello stesso punto nel 2013 foto |
Indice
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A) Comunicato Stampa Sostegno imprese 07/05/2020
(T) cittadinanza, cittadini - (M) nostro futuro, norme di comportamento, criticità non previste, comportamenti non appropriati, intorno al clienteB) Carta dell’accoglienza e dell’ospitalità 17/05/2020
(T) Comunità: locale, accogliente, ospitante, nostra, residente. Chi abita, che vi abitano, chi lavora e abita, persone che abitano. Tutti, noi, nostri, custodi, genti, cittadini, popolazione, popolazione residente, residenti. - (M) Ruolo pro-attivo, qualità della relazione, ordine pulizia e serenità, libertà proprietà e valori.Tempo di lettura: 4' + approfondimenti
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(T) cittadinanza, cittadini - (M) nostro futuro, norme di comportamento, criticità non previste, comportamenti non appropriati, intorno al cliente.
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Termini
Viaggi “educano la cittadinanza verso forme di mobilità e turismo più sostenibili”. Purtroppo bisogna chiedere ai residenti confinanti gli itinerari se vogliono essere educati.
“dove la salute dei cittadini e dell'ambiente siano messe in primo piano”. Quando poi si parla di salute, con gli abitanti non c’è appiglio.
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Mancanze
“Abbiamo costituito una rete informale per ripensare tutti insieme il nostro futuro” Ci si aspetta che quel “nostro” sia un nostro condiviso anche con i residenti confinanti gli itinerari che vendono.
“norme di comportamento e di monitoraggio relative all’emergenza Covid-19 che valgono per TO, personale, accompagnatori e clienti durante lo svolgimento delle attività. Norme che anche i residenti confinanti vorrebbero conoscere.
Guida/accompagnatore/personale (...) verifica dei percorsi proposti e dell’assenza di criticità non previste. Intanto si potrebbe condividere con i residenti confinanti l’elenco delle criticità previste e poi, se coinvolti, contare su di loro per quelle impreviste.
“eventuali comportamenti non appropriati dei partecipanti” saranno segnalati anche dai residenti confinanti.
“organizzare la propria attività intorno al cliente” è decisivo fintanto che il cliente si muove dentro i confini della proprietà dell’organizzazione, ma se si mandano i clienti fuori ad “esplorare e scoprire” è chiaro che l’intorno deve essere più esteso.
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B) Carta dell’accoglienza e dell’ospitalità 17/05/2020
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(T) Comunità: locale, accogliente, ospitante, nostra, residente. Chi abita, che vi abitano, chi lavora e abita, persone che abitano, gli accoglienti. Tutti, noi, nostri, custodi, genti, cittadini, popolazione, popolazione residente, residenti. - (M) Mancanze: ruolo pro-attivo, qualità della relazione, ordine pulizia e serenità, libertà proprietà e valori
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Termini
A differenza del comunicato stampa delle Agenzie viaggi, nella Carta il termine cittadinanza non c’è e cittadini è poco usato, mentre il termine comunità è imperante nelle accezioni di locale, accogliente, ospitante, nostra, residente.
La parola abitante/abitanti manca, compare solo nella forma di “chi abita”. C’è un tentativo di coinvolgimento ma che in realtà è solo un richiamo alla responsabilità e all’ordine: noi, ognuno di noi, tutti noi che siamo custodi del nostro territorio, dobbiamo impegnarci a “mantenere gli spazi esterni e interni in buono stato”.
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Mancanze
Trovare le mancanze nella Carta della Regione è stato un po’ più laborioso. Ho disegnato uno schema circolare: turista freccia verso abitante e abitante freccia verso turista, andando a vedere se c’era una corrispondenza ovvero se era possibile riempire di contenuti entrambe le frecce in modo da chiudere il cerchio.
11 schede in totale con lo schema preimpostato e 7 che registrano delle mancanze. Le altre schede sono: 2 presupposti, 1 promessa, 1 parole chiave.
Il presupposto sul quale si basa la Carta è che la percezione e il vissuto coincidano, l’abitante deve avere la stessa percezione di valore e qualità, per i quali il turista è qui che spende. L’altro presupposto è la fiducia accordata dal turista che deve essere ricambiata con sincerità e trasparenza.
La promessa della Carta è se l’abitante permette un'esperienza olistica, il turista ricambierà con benessere, crescita, ricchezza economica e culturale. Le parole chiave della Carta sono: valore, qualità, senso di appartenenza e condivisione.
Mancanza turista verso abitante. Il turista “desidera giocare un ruolo pro-attivo nelle esperienze che vive in vacanza”. Manca l’azione corrispondente: anche gli abitanti desiderano giocare un ruolo pro-attivo nella costruzione delle esperienze altrui in casa loro, chiedono coinvolgimento.
Mancanze abitante verso turista. Si chiede all’abitante di relazionarsi col turista e di farlo in modo affidabile, efficiente, empatico, responsabile ed condividere col turista un senso di appartenenza. Agli occhi del turista gli abitanti, veri custodi del territorio, devono risultare attenti, corretti, curati, ordinati, puliti e sereni come il loro intorno. Gli abitanti devono garantire ai turisti libertà di movimento, assicurare il possesso e l’uso dei loro beni e rispettare i loro valori.
Proviamo a sostituire la parola abitante con turista. Si chiede al turista di relazionarsi con l’abitante e di farlo in modo affidabile, efficiente, empatico, responsabile ed condividere un senso di appartenenza, seppur temporaneo.
Agli occhi degli abitanti i turisti, veri portatori di ricchezza, devono risultare attenti, corretti, curati, ordinati, puliti e sereni come l’intorno che viene loro offerto. I turisti devono garantire agli abitanti libertà di movimento, assicurare il possesso e l’uso dei loro beni e rispettare i loro valori.
Come si legge, per chiudere il cerchio c’è ancora molto lavoro da fare. Scrivete barubici@gmail.com
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