16 mag 2019

CRESCITA RALLENTATA

Parlando di Ciclovia Muenchen Venezia si è passati da un numero di riferimento di 500 k cicloturisti all'anno ad uno di cautela di 250 k
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19/04/2019 Ieri un amico mi ha girato un articolo di TrevisoToday sull'inaugurazione del trasporto bici Treviso-Jesolo della MOM e oggi ho letto la stessa notizia su La Tribuna. Ebbene, rispetto al 2015 il numero di cicloturisti della Monaco Venezia di cui si parla è drasticamente dimezzato: 
"L'indotto della ciclabile Monaco Venezia è stimato in oltre 250 mila presenze annuali" (presenze=persone) QUI
"...secondo le stime più basse vede il passaggio di 250 mila cicloamatori all'anno" QUI
Bisognerebbe capire perché si è passati da un numero di riferimento (500) sempre usato negli ultimi 5 anni ad uno di cautela (250) che vale la metà. 

Nel tentativo, ho recuperato gli appunti presi durante un incontro organizzato dalla Provincia di Treviso a fine 2014 sulla costruenda Ciclovia Muenchen Venezia, che ripropongo. Il resoconto dell'incontro è stato all'epoca ampiamente condiviso, con il Ciset e con gli Amministratori locali. @giovanna
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Occasioni di formazione 2014 https://barubici.blogspot.com/2015/02/
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Cicloturisti di passaggio in Baruchella (Ponzano Veneto, Treviso) a fine settembre 2014. Chissà che viaggio hanno programmato per il 2019. Foto: G.B. 

Appunti sul progetto Interreg IV Italia-Austria (2007-2013) “Ciclovia dell’Amicizia München Venezia” che passa per la Baruchella 
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Incontro della Provincia di Treviso con gli operatori economici, contattati via Associazioni di Categoria, per la realizzazione del progetto Interreg IV Italia - Austria "Ciclovia dell'Amicizia München - Venezia"(28/02/2015). 
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La Provincia di Treviso è partner del progetto ed ha il compito di costruire un sistema di accoglienza turistica integrata a supporto dei cicloturisti che percorreranno la ciclabile München Venezia: ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, noleggi e meccanici di bici, rivendite di articoli sportivi. L’incontro si è tenuto presso la Sala del Consiglio della Provincia di Treviso, mercoledì 5 novembre 2014. Sul progetto “Ciclovia dell’Amicizia”, il tracciato e i compiti della Provincia di Treviso >> Cosa fa
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Indice degli appunti
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I. Obiettivi
del progetto Ciclovia: connettere - costruire - offrire - partire - scegliere - usare // dell’incontro organizzato: accoglienza - comunicazione - protocollo - requisiti // del progetto Barubici: extralberghiero - flussi previsti - identità - segnaletica
II. Osservazioni
sul progetto Ciclovia: abbiamo realizzato - consapevolezza - operatori economici - firmare un protocollo - patto con gli abitanti // sul progetto Barubici: nuove attività - Zona Nord attrattiva turistica - cosa fare con i cicloturisti - segnaletica - gronda cicloturistica 
In sintesi
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Per il tratto che le compete, la Provincia di Treviso ha deciso il percorso della Ciclovia e la relativa segnaletica, secondo i seguenti criteri: connettere la Ciclovia a percorsi esistenti, usare piste ciclabili esistenti e stradine a basso traffico, usare segnali piccoli. Per il sistema di accoglienza ha invitato gli operatori economici ad aderire al progetto con la firma di un protocollo. 
La comunicazione del progetto è stata debole, la richiesta di firma del protocollo urgente, i requisiti minimi morali e materiali richiesti per aderire al progetto restrittivi. 
A Barubici interessa: la possibilità di aprire nuove attività  lungo i percorsi cicloturistici, capire come trasformare la Zona Nord in attrattiva turistica, sapere i flussi di cicloturisti previsti nei prossimi 3 anni e infine risolvere il problema della segnaletica.
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I


Obiettivi del progetto Ciclovia 
connettere - costruire - offrire - partire - scegliere - usare
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Connettere itinerari esistenti. Un paio di anni fa abbiamo realizzato con La Regione Veneto gli itinerari I2 e I4. Costruire una rete di operatori consapevoli. Offrire paesaggi e un incontro lento con il territorio. 
Partire con il progetto lo stesso anche se non siamo pronti.
Scegliere gli operatori: ci siamo rivolti alle associazioni di categoria. Scegliere il percorso: ci siamo rivolti alle Amministrazioni locali. Usare le piste ciclabili esistenti e tratti alternativi a basso impatto di traffico. 
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Obiettivi dell’incontro organizzato
accoglienza - comunicazione - protocollo - requisiti
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Accoglienza: che sia stratosferica! Per sopperire ad un percorso non ancora realizzato.
Comunicazione del progetto: eravamo così pochi che potevamo discutere insieme intorno ad un tavolo invece di usare il microfono per parlare. Disegni del tracciato illeggibili e disorientanti, senza agganci con la realtà dei numeri e dei fatti. 
Chiediamo agli operatori di aderire formalmente al progetto, firmando un protocollo di requisiti minimi “entro 10 gg dalla mail che riceverete”. 

Requisiti minimi obbligatori per i ristoratori: rastrelliera, vendita mappe e guide locali, info trasporti, info eventi, prossimità all’itinerario 0-3 km (la Provincia ha voluto essere più restrittiva chiede 1,5 km). Info su altre attività “amiche della bicicletta”, mini kit riparazione bici, info sul luogo e i più vicini negozi di riparazione (convenzionati), info meteo aggiornate.

Requisiti aggiuntivi: convenzioni con i più vicini punti vendita/riparazione biciclette, cibo in cestino, libro degli ospiti, prenotare con guide locali, WiFi free, giardino estivo, attacco elettrico. Requisiti minimi per i bike service: rastrelliera, info sul luogo, attrattive, primo soccorso, info meteo; servizi top, servizi premium: esempio servizio in rete di consegna e ritiro bici. 

Obiettivi del progetto Barubici
extralberghiero - flussi previsti - identità - segnaletica

Per quanto riguarda la ricettività, stiamo allargando all’extralberghiero. Alla domanda che cosa è extralberghiero segue l’elenco: B&B, unità abitative, affittacamere, rifugi, case per ferie, ostelli (open air non nell’elenco). 
L’obiettivo della Provincia non è aumentare il numero delle strutture “non spingiamo perché vengano aperte nuove strutture” ma una maggiore occupazione dei posti letto esistenti. 
Due volte è stata fatta la domanda sui flussi previsti, sul numero dei cicloturisti che passeranno. La risposta è stata: non lo sappiamo perché la via è nuova, siamo all’anno zero, possiamo solo procedere per comparazioni, la crescita nel breve e nel lungo termine è certa, non sappiamo bene ma partiamo lo stesso. Identità: cercano elementi che identifichino Treviso e la sua Provincia, elementi civetta: per l’enogastronomico il prosecco, il tiramisù, … Per quanto riguarda la segnaletica: i cartelli saranno piccoli, per evitare inquinamento visivo.

II 

Osservazioni sul progetto Ciclovia
abbiamo realizzato - consapevolezza - operatori economici - firmare un protocollo - patto con gli abitanti 
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Dice la Provincia per voce del suo Rappresentante che un paio di anni fa “abbiamo realizzato con la Regione Veneto gli itinerari I2 e I4”. Dal punto di vista degli abitanti della Zona Nord la realizzazione si è concretizzata solo nella comparsa improvvisa dei cartelli di indicazione turistica del percorso.
La consapevolezza del percorso deve partire dagli abitanti delle stradine coinvolte nelle scelte della Regione/Provincia/T.O.s per riflettersi quindi sulla rete degli operatori economici locali, non il contrario: parola chiave coinvolgere. 
Gli operatori economici presenti all’incontro erano davvero pochi e la presentazione dei prodotti “Ciclovia” e “protocollo da firmare” debole. Agli operatori del ristorativo e del ricettivo si chiedono requisiti minimi per partecipare al progetto e agli abitanti dei percorsi cosa si chiede o facciamo finta che non esistano, che le stradine oltre che poco trafficate siano anche disabitate? Penso a un patto con gli abitanti ai quali si chiederà di essere ospitali e si darà in cambio la possibilità di realizzare progetti di fruizione turistica delle loro stradine.
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Osservazioni sul progetto Barubici
nuove attività - attrattiva turistica - cosa fare con i cicloturisti - segnaletica - gronda cicloturistica
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L’obiettivo della Provincia, sempre per voce del suo Rappresentante “non è aumentare il numero delle strutture ricettive”, ma riempire quelle già esistenti. Attenzione però perché il patto con gli abitanti della stradine coinvolte nei progetti cicloturistici potrebbe facilmente includere la richiesta di aprire nuove attività lungo i percorsi. I flussi di cicloturisti previsti non sono certi, ma tutti Istituzioni e T.O.s in questo momento stanno scommettendo sul cicloturismo e anche sulle nostre stradine di Campagna. 
È il terzo percorso istituzionale che passa per la Zona Nord, la Zona ha forse un’identità così forte da poter essere venduta come attrattiva turistica? Ma la domanda più importante è: noi abitanti vogliamo i cicloturisti? e per farne cosa? Infine il problema della segnaletica, perché sembra tutto così semplice, messo il segnale fatto il percorso. 
La Provincia di Treviso, sempre per voce del suo Rappresentante, ha detto che “i cartelli della Ciclovia Monaco-Venezia saranno piccoli, per evitare inquinamento visivo”. In realtà i segnali della Provincia si aggiungeranno a quelli della Regione già presenti e alle centinaia di adesivi che i T.O.s hanno messo su gran parte dei segnali stradali del comune di Ponzano V.to. L’inquinamento visivo è già avvenuto. Gronda cicloturistica: immaginiamo la nostra Campagna Alta come un piano inclinato su cui scolano come acqua i cicloturisti. Di fatto scolano perché ogni soggetto istituzionale e no che ha tracciato un proprio percorso, si differenzia dall’altro andando a occupare la stradina vicina. Risultato ogni stradina della Campagna Alta è percorso cicloturistico. 
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Post collegati
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Dossi artificiali sulla Ciclovia Muenchen Venezia
https://barubici.blogspot.com/2019/05/
Evidenze economiche per il cicloturismo
https://barubici.blogspot.com/2019/02/
Incontri con gli abitanti della Ciclovia 2016-18
https://barubici.blogspot.com/2018/03/
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