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a Ponzano Veneto (Treviso) ha di fatto annullato 5 anni di lavoro condiviso: attività, conoscenze, informazioni, progetti e proposte. Senza tener conto che si è intervenuti in modo pesante, in un contesto delicato, snaturando l'identità del luogo.
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10/06/2019 Il rapido degrado della striscia laterale asfaltata a 2 mesi dalla realizzazione del dosso artificiale della Baruchella - Ponzano Veneto - Treviso - Ciclovia Muenchen Venezia
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30/06/2019 Soluzione al rapido degrado e all'uso improprio trovata! Pannelli di segnalazione ostacolo fisso posizionati l'ultima settimana di giugno in corrispondenza dei dossi in elementi in gomma
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11/06/2019 Dopo la sistemazione del pannello di segnalazione ostacolo fisso, un po' di asfalto più avanti a coprire l'inevitabile buca che le biciclette in manovra incontravano.
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04/09/2019 Lo stesso dosso delle 2 precedenti foto accorciato di un elemento, per dare maggiore spazio di manovra alle biciclette
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04/09/2019 Posa degli elementi prefabbricati in gomma dell'ultimo dei 4 dossi previsti dall'Ordinanza di novembre 2018
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05/11/2019 Posa dei pannelli di segnalazione ostacolo fisso. Notare l'uso che da settembre a novembre le auto hanno fatto delle strisce di asfalto laterali
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Post collegati
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Il post raccoglie le segnalazioni fatte, alcune note sulle stradine e sul luogo dove si è intervenuti, qualche ipotesi di gestione della situazione che sarà monitorata fino a novembre 2019, col prezioso contributo dei residenti confinanti la Ciclovia.
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Il proposito ora è di rifare la tappa Vittorio Veneto-Treviso e contare tutti i dossi artificiali realizzati, per contestualizzare il problema e rispondere alla domanda: ma gli abitanti vogliono i cicloturisti?
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Tutti i contenuti del post in Ciclabili e dossi artificiali
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Indice
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Tutti i contenuti del post in Ciclabili e dossi artificiali
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| Particolare del percorso della Ciclovia Muenchen Venezia che passa per Ponzano Veneto (Treviso), in rosso le posizioni dei segnavia, in nero la posizione dei 4 dossi artificiali. Mappa http://bit.ly/1z13Glk |
Indice
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Lettura in pdf qui
1. Realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato
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Il danno ambientale prodotto dalla sua costruzione è stato segnalato subito alla Polizia Locale e a Contarina
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1. Realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato - Cosa è la Cal di Giavera
2. Nuovi segnali stradali verticali - Quanti segnali ci sono
3. Posa degli elementi prefabbricati in gomma - Interventi senza disegno
4. La prova dei dossi artificiali - Inadeguata semplicità
5. Elementi di valutazione degli interventi - Economia, sicurezza, residenti, ciclabilità e realtàTempo di lettura: 5' + approfondimenti
Lettura in pdf qui
1. Realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato
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Il danno ambientale prodotto dalla sua costruzione è stato segnalato subito alla Polizia Locale e a Contarina
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20/03/2019 “come detto al telefono parlando con la Polizia Locale, segnalo che oggi c'è stato uno sversamento di asfalto in Cal di Giavera, il materiale si presenta scavato, sgretolato e a grumi, in un punto pericoloso di passaggio fra l'asfalto esistente e la stradina bianca … conto su un Vostro pronto intervento e allego la foto appena fatta.” (foto 1.1)
11/04/2019 “un aggiornamento sulle condizioni dello sversamento di asfalto già segnalato in Cal di Giavera. La prima foto è stata scattata il 20 marzo 2019 giorno dello sversamento, la seconda ieri 10 aprile 2019 (in allegato). Segnalo il rapido degrado del punto… sollecitare l'impresa che ha buttato i resti della lavorazione stradale a rimuovere l'asfalto.”
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Cosa è la Cal di Giavera
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La stradina è antica e si chiama Cal perché va da nord a sud; quella di Ponzano Veneto è parte di un percorso che collegava Giavera del Montello al Borgo Ruga di Paderno; percorso per le greggi che scendevano dal Feltrino a svernare in pianura. La parte più antica del Borgo Ruga, il Borghetto, erano stanze in affitto con vicino il barch per il ricovero delle greggi. Inoltre il Borgo Ruga era capo d’acqua del sistema della Brentella, qui le greggi e i pastori avevano acqua, riparo e alloggio.
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Cosa è la Cal di Giavera
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La stradina è antica e si chiama Cal perché va da nord a sud; quella di Ponzano Veneto è parte di un percorso che collegava Giavera del Montello al Borgo Ruga di Paderno; percorso per le greggi che scendevano dal Feltrino a svernare in pianura. La parte più antica del Borgo Ruga, il Borghetto, erano stanze in affitto con vicino il barch per il ricovero delle greggi. Inoltre il Borgo Ruga era capo d’acqua del sistema della Brentella, qui le greggi e i pastori avevano acqua, riparo e alloggio.
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Oggi la Cal di Giavera è una stradina bianca di campagna, ci passano solo mezzi agricoli ed è usata da gente a piedi e in bicicletta. La stradina non è abitata ed è stata adottata da un Gruppo di Controllo di Vicinato per segnalare in primo luogo la presenza di rifiuti abbandonati e altre situazioni anomale.
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Negli strumenti urbanistici del Comune di Ponzano Veneto del 1985 e poi del 2005, la Cal di Giavera risulta sulla carta piena di biciclettine. Di fatto la stradina è poco rassicurante per chi ci passa e la sua ciclabilità non è stata ancora realizzata.
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2. Nuovi segnali stradali verticali
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La costruzione di un attraversamento pedonale rialzato e 3 dossi artificiali lungo 1,5 km di Ciclovia Muenchen Venezia ha prodotto 22 nuovi pali e 36 nuovi cartelli stradali (giugno 2019)
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17/04/2019 “vorrei segnalare la pericolosità per pedoni e ciclisti del nuovo segnale stradale verticale di via Schiavonesca, vicino all'incrocio con via Camalò. In particolare il cartello bianco in basso è pericoloso quando pedoni e ciclisti incrociano auto o altri mezzi a motore sulla stradina …La foto in allegato mostra l'altezza del cartello.” (foto 2.1)
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Quanti segnali ci sono
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3. Posa degli elementi prefabbricati in gomma
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27/04/2019 “segnalo che gli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma” posizionati ieri 26/04/2019 in via Schiavonesca e via Barrucchella non corrispondono a quelli previsti dalla Ordinanza n.60 del 12/11/2018
Gli elementi in rilievo sono larghi 90 cm, a fronte di una larghezza prevista dall’Ordinanza “non inferiore a 120 cm”. Nel caso di cambiamenti sopravvenuti nel rapporto Ordinanza-Realizzazione delle opere, vi prego di darmene notizia. Allego foto." (foto 3.1)
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Interventi senza disegno
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L’attraversamento pedonale rialzato e i 3 dossi artificiali sono stati realizzati in base alle parole di un’Ordinanza (inizio novembre 2018). Nella realizzazione è evidentemente mancato un coordinamento, perché il cantiere va a rilento, le opere sono incomplete e difformi dall’Ordinanza (ottobre 2019).
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4. La prova dei dossi
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La prova dei dossi artificiali al primo giorno di scuola, dopo le vacanze pasquali 2019
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La posa degli elementi in rilievo non è stata completata, dei 3 dossi previsti 1 ne è ancora sprovvisto. La posa è stata fatta durante le vacanze pasquali quando mancava dalla stradina il traffico della scuola. Alla riapertura le auto hanno cominciato ad usare le strisce laterali asfaltate per evitare in parte il rilievo. Per iniziativa di un residente, sono comparsi subito un paio di new jersey rossi a chiusura di una striscia.
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Inadeguata semplicità
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È stato così semplice decidere di posizionare “gli elementi in rilievo prefabbricati” che è stata altrettanto semplice e immediata la reazione del sistema intorno che ha posizionato i propri “elementi di ostacolo prefabbricati”;
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(*) La stradina è Itinerario cicloturistico regionale I2 e I4, Bicitalia 4 nonché Ciclovia Monaco Venezia (foto 4.1)
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5. Elementi di valutazione
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Contenuti dell’ordinanza e realtà delle cose
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L’ordinanza prevede l’istituzione e la realizzazione di 2 dossi artificiali rallentatori di velocità su via Schiavonesca e l’istituzione e la realizzazione di 1 dosso artificiale rallentatore di velocità e di un passaggio pedonale rialzato, nonché l’istituzione di una zona 30 in via Barrucchella. Considerato che tutto questo è istituito e realizzato lungo 1,5 km di una stradina di campagna che è itinerario cicloturistico di rango.
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a) le stradine “sono percorse da molteplici pedoni e ciclisti”. Si tratta in realtà di un vero e proprio flusso cicloturistico, di un mercato e di un’economia.
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b) Gli “accessi carrai situati a bordo strada” sono diventati un problema perché negli ultimi anni si sono moltiplicati. Ridurne il numero sarebbe un modo per realizzare la sicurezza della stradina.
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c) “le via Schiavonesca e Barrucchella costituiscono un’unica strada (…) vi risiedono, rispettivamente, 37 e 47 nuclei familiari, mentre su Via Cal di Giavera ne risiedono 16.” In realtà i residenti sono pochi poiché gran parte di queste famiglie sono formate da 1-2 persone.
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d) Già segnalata la difformità dell’esecuzione dei dossi dall’Ordinanza (punto 3), bisogna capire ora come procedere: se chiedere di aggiornare l’Ordinanza o cambiare gli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma”, in extremis
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La costruzione di un attraversamento pedonale rialzato e 3 dossi artificiali lungo 1,5 km di Ciclovia Muenchen Venezia ha prodotto 22 nuovi pali e 36 nuovi cartelli stradali (giugno 2019)
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17/04/2019 “vorrei segnalare la pericolosità per pedoni e ciclisti del nuovo segnale stradale verticale di via Schiavonesca, vicino all'incrocio con via Camalò. In particolare il cartello bianco in basso è pericoloso quando pedoni e ciclisti incrociano auto o altri mezzi a motore sulla stradina …La foto in allegato mostra l'altezza del cartello.” (foto 2.1)
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Quanti segnali ci sono
01/2019 “L’attenzione è stata per i numerosi nuovi segnali stradali comparsi nell’ultimo anno lungo la Ciclovia Muenchen Venezia. Non sono propriamente per cicloturisti, ma sono segnali che indicano i problemi con i quali anche i cicloturisti si confrontano: l’elevata velocità delle auto e l’insicurezza degli abitanti. In 4 km di Ciclovia si contano 318 segnali stradali di cui 76 rossi (1 segnale rosso ogni 60 m ca). 1/3 dei segnali rossi sono limiti di velocità, quasi tutti comparsi nel corso del 2018.”Di più sul rilievo fatto 2a passeggiata di esplorazione cicloturistica
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3. Posa degli elementi prefabbricati in gomma
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27/04/2019 “segnalo che gli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma” posizionati ieri 26/04/2019 in via Schiavonesca e via Barrucchella non corrispondono a quelli previsti dalla Ordinanza n.60 del 12/11/2018
Gli elementi in rilievo sono larghi 90 cm, a fronte di una larghezza prevista dall’Ordinanza “non inferiore a 120 cm”. Nel caso di cambiamenti sopravvenuti nel rapporto Ordinanza-Realizzazione delle opere, vi prego di darmene notizia. Allego foto." (foto 3.1)
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Interventi senza disegno
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L’attraversamento pedonale rialzato e i 3 dossi artificiali sono stati realizzati in base alle parole di un’Ordinanza (inizio novembre 2018). Nella realizzazione è evidentemente mancato un coordinamento, perché il cantiere va a rilento, le opere sono incomplete e difformi dall’Ordinanza (ottobre 2019).
Un disegno avrebbe messo in relazione più elementi coinvolti nel funzionamento dei dossi. Un esempio sono “le strisce di pavimentazione asfaltata” ricavate dalla banchina della strada che rispettano le misure minime dell’Ordinanza (70-100 x 400 cm) ma che hanno grandezze diverse e forma inadeguata alla loro funzione, cioè quella di favorire i ciclisti. Inoltre le strisce non hanno bordo definito e il sostrato è da verificare.La relazione fra lunghezza delle “strisce di pavimentazione asfaltata” e la larghezza degli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma” è conteggiata così: (400 – 90):2=155 cm. 150 cm ca è la lunghezza utile delle strisce offerte alle biciclette per evitare l’ostacolo degli elementi in rilievo. Nel caso gli elementi fossero larghi 120 cm, come da Ordinanza, la lunghezza utile per la manovra si ridurrebbe a 140.
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4. La prova dei dossi
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La prova dei dossi artificiali al primo giorno di scuola, dopo le vacanze pasquali 2019
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La posa degli elementi in rilievo non è stata completata, dei 3 dossi previsti 1 ne è ancora sprovvisto. La posa è stata fatta durante le vacanze pasquali quando mancava dalla stradina il traffico della scuola. Alla riapertura le auto hanno cominciato ad usare le strisce laterali asfaltate per evitare in parte il rilievo. Per iniziativa di un residente, sono comparsi subito un paio di new jersey rossi a chiusura di una striscia.
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Inadeguata semplicità
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È stato così semplice decidere di posizionare “gli elementi in rilievo prefabbricati” che è stata altrettanto semplice e immediata la reazione del sistema intorno che ha posizionato i propri “elementi di ostacolo prefabbricati”;
è stato così semplice risolvere il fatto che la stradina è itinerario cicloturistico (*), colando un paio di strisce di asfalto laterali, che i primi mezzi ad usarle sono state proprio le auto.In quanti altri modi avremmo potuto favorire gli abitanti che chiedono i dossi e i cicloturisti che passano. Quale distanza stabiliscono i dossi fra la realtà delle cose e la promozione turistica che stiamo facendo?
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(*) La stradina è Itinerario cicloturistico regionale I2 e I4, Bicitalia 4 nonché Ciclovia Monaco Venezia (foto 4.1)
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5. Elementi di valutazione
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Contenuti dell’ordinanza e realtà delle cose
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L’ordinanza prevede l’istituzione e la realizzazione di 2 dossi artificiali rallentatori di velocità su via Schiavonesca e l’istituzione e la realizzazione di 1 dosso artificiale rallentatore di velocità e di un passaggio pedonale rialzato, nonché l’istituzione di una zona 30 in via Barrucchella. Considerato che tutto questo è istituito e realizzato lungo 1,5 km di una stradina di campagna che è itinerario cicloturistico di rango.
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a) le stradine “sono percorse da molteplici pedoni e ciclisti”. Si tratta in realtà di un vero e proprio flusso cicloturistico, di un mercato e di un’economia.
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b) Gli “accessi carrai situati a bordo strada” sono diventati un problema perché negli ultimi anni si sono moltiplicati. Ridurne il numero sarebbe un modo per realizzare la sicurezza della stradina.
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c) “le via Schiavonesca e Barrucchella costituiscono un’unica strada (…) vi risiedono, rispettivamente, 37 e 47 nuclei familiari, mentre su Via Cal di Giavera ne risiedono 16.” In realtà i residenti sono pochi poiché gran parte di queste famiglie sono formate da 1-2 persone.
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d) Già segnalata la difformità dell’esecuzione dei dossi dall’Ordinanza (punto 3), bisogna capire ora come procedere: se chiedere di aggiornare l’Ordinanza o cambiare gli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma”, in extremis
chiedere di togliere tutto e bonificare la stradina, affrontando seriamente il problema di come realizzare la sua ciclabilità, tenendo ben presente che la stradina è nel Master Plan Piste Ciclabili della Regione Veneto, ottobre 2014.
e) La realizzazione di 3 dossi artificiali e 1 attraversamento pedonale rialzato, nonché di una zona 30 lungo 1,5 km di Ciclovia Muenchen Venezia ha di fatto annullato 5 anni di lavoro condiviso: attività, conoscenze, informazioni, progetti e proposte. Senza tener conto che si è intervenuti in modo pesante, in un contesto delicato, snaturando l'identità del luogo.
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Si va a vendere la Ciclovia alla f.re.e di Monaco e nella realtà il nostro biglietto da visita è esattamente questo: dossi dossi dossi. Il proposito ora è di rifare la tappa Vittorio Veneto-Treviso e contare tutti i dossi artificiali realizzati, per contestualizzare il problema e rispondere alla domanda: gli abitanti vogliono i cicloturisti?
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Indice delle foto
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1.1) Cal di Giavera, foto scattata il 20 marzo 2019 alle 12:42 del giorno in cui hanno realizzato l’attraversamento pedonale rialzato di via Barrucchella. Inizio stagione cicloturistica, Ciclovia Muenchen Venezia - 1.2) Cal di Giavera, foto scattata 20 giorni dopo lo sversamento di asfalto, resto di cantiere.
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2.1) Via Schiavonesca, Ciclovia Muenchen Venezia, primo intervento, segnale verticale di dosso, il cartello in basso è stato poi riposizionato a 220 cm. Non sono intervenuti nel corrispondente segnale dall’altra parte della stradina, il cartello in basso rimane a 150 cm.
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3.1) Via Schiavonesca, dosso artificiale sulla Ciclovia Muenchen Venezia, vicino all’ingresso/uscita della sede (capannone+deposito) di un’attività di escavazione e movimento terra - 3.2) Dettaglio degli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma”, di cui la foto sopra, che secondo Ordinanza avrebbero dovuto essere larghi 120 cm - 3.3) Per la mancanza di un disegno, il risultato è un attraversamento pedonale che va da palo a palo.
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4.1) Al primo giorno di scuola e a chiusura della striscia asfaltata al lato del dosso, sono comparsi subito un paio di new jersey, via Schiavonesca, Ciclovia Muenchen Venezia
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2.1) Via Schiavonesca, primo intervento, segnale verticale di dosso, dopo la segnalazione il cartello in basso è stato riposizionato a 220 cm. Non sono intervenuti nel corrispondente segnale dall’altra parte della stradina, il cartello in basso rimane a 150 cm.
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3.1) Via Schiavonesca, dosso artificiale sulla Ciclovia Muenchen Venezia, vicino all’ingresso/uscita della sede (capannone+deposito) di un’ attività di escavazione e movimento terra - 4.1) Al primo giorno di scuola e a chiusura della striscia asfaltata al lato del dosso, sono comparsi subito un paio di new jersey
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30/06/2019 Soluzione al rapido degrado e all'uso improprio trovata! Pannelli di segnalazione ostacolo fisso posizionati l'ultima settimana di giugno in corrispondenza dei 2 dossi in elementi in gomma.
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3.2) Dettaglio degli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma”, di cui la foto sopra, che secondo Ordinanza avrebbero dovuto essere larghi 120 cm.
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3.3) Per la mancanza di un disegno, il risultato è un attraversamento pedonale che va da palo a palo. Via Barrucchella, Ciclovia Muenchen Venezia, Ponzano Veneto, Treviso
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Si va a vendere la Ciclovia alla f.re.e di Monaco e nella realtà il nostro biglietto da visita è esattamente questo: dossi dossi dossi. Il proposito ora è di rifare la tappa Vittorio Veneto-Treviso e contare tutti i dossi artificiali realizzati, per contestualizzare il problema e rispondere alla domanda: gli abitanti vogliono i cicloturisti?
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Indice delle foto
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1.1) Cal di Giavera, foto scattata il 20 marzo 2019 alle 12:42 del giorno in cui hanno realizzato l’attraversamento pedonale rialzato di via Barrucchella. Inizio stagione cicloturistica, Ciclovia Muenchen Venezia - 1.2) Cal di Giavera, foto scattata 20 giorni dopo lo sversamento di asfalto, resto di cantiere.
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2.1) Via Schiavonesca, Ciclovia Muenchen Venezia, primo intervento, segnale verticale di dosso, il cartello in basso è stato poi riposizionato a 220 cm. Non sono intervenuti nel corrispondente segnale dall’altra parte della stradina, il cartello in basso rimane a 150 cm.
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3.1) Via Schiavonesca, dosso artificiale sulla Ciclovia Muenchen Venezia, vicino all’ingresso/uscita della sede (capannone+deposito) di un’attività di escavazione e movimento terra - 3.2) Dettaglio degli “elementi in rilievo prefabbricati in gomma”, di cui la foto sopra, che secondo Ordinanza avrebbero dovuto essere larghi 120 cm - 3.3) Per la mancanza di un disegno, il risultato è un attraversamento pedonale che va da palo a palo.
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4.1) Al primo giorno di scuola e a chiusura della striscia asfaltata al lato del dosso, sono comparsi subito un paio di new jersey, via Schiavonesca, Ciclovia Muenchen Venezia
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1.1) Cal di Giavera, foto scattata il 20 marzo 2019 alle 12:42 del giorno in cui hanno realizzato l’attraversamento pedonale rialzato di via Barrucchella. Inizio stagione cicloturistica, Ciclovia Muenchen Venezia - 1.2) Cal di Giavera, foto scattata 20 giorni dopo lo sversamento di asfalto, resto di cantiere.
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