22 apr 2020

GOVERNANCE PARTECIPATA

Governace: siamo ad un punto di svolta? Appunti dal Webinar Sos Destinations del 14/04/2020 acd Travel Appeal 
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Avevo deciso di non trascrivere gli appunti, ma questo fine settimana ho ascoltato servizi, letto articoli e dichiarazioni tali che mi tocca. Gli albergatori hanno già deciso cosa fare delle nostre spiagge. Mi chiedo, per decidere al meglio hanno "interpellato" forse anche bagnanti e ospiti, gli albergatori sanno cosa vorrebbero trovare bagnanti e ospiti di prossimità al mare? Sperando in un’accoglienza diversa da stalli prenotati e a pagamento. @giovanna
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Il solco tracciato dal Covid-19 ci impedisce di prendere il nostro bagaglio, fare un salto e ripartire dall’altra parte usando le stesse cose di prima. Per sapere cosa fare, serve un nuovo modello turistico.
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Webinar acd Travel Appeal
https://pages.travelappeal.com/it/sos-destinations-2020
Post Barubici collegato
PST Veneto, le 100 cose da fare

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Autobus di linea a Treviso con scritte in tedesco
Maggio 2019, a Treviso circolano autobus dove scorrono scritte in tedesco, mezzi usati comprati dalla locale azienda di trasporto e fatti circolare senza correzioni. Il video qui 
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Indice
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I. Appunti
1) Piccoli centri e territori meno conosciuti - 2) Modelli di sviluppo turistico - 3) PST Veneto 2019 - 4) Capacità organizzativa - 5) Nuove forme e nuovi prodotti turistici
II. Collegamenti
1) Un patto con gli abitanti - 2) L’esempio della Loire à Velò - 3) PST Veneto, le 100 cose da fare - 4) Destinazioni turistiche - 5) Turismo Slow lungo il fiume Piave 
Tempo di lettura: 3' + approfondimenti
Lettura in pdf qui
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I. Appunti 
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1) Piccoli centri e territori meno conosciuti
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“La ripartenza avverrà dalle molte piccole località che potranno risalire” nell’indice di gradimento turistico, ma dopo la pausa Covid-19 nei piccoli centri non ci saranno più servizi utili aperti, né abitanti (pochi) disponibili a veder girare estranei per strada.
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I percorsi del turismo lento sono abitati, di fatto però i residenti confinanti non hanno mai partecipato direttamente alla realizzazione del turismo voluto, eppure sarebbe stato così facile individuarli che escluderli è stato mortale, ben prima del Covid-19.
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2) Modelli di sviluppo turistico
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“Il problema a fare nostro il modello di sviluppo francese” con i cui risultati ci si confronta sempre, è un problema di base. Se sostituiamo francese con Trentino Alto Adige, il problema resta. Per quanto ci si sia dotati degli stessi strumenti (DMS), in Veneto non diamo segni di seria organizzazione e di fronte a questo vuoto i tedeschi ci organizzano, ci vendono e decidono loro. Così come fanno le nostre Organizzazioni turistiche, per le quali gli abitanti valgono solo come manodopera, quando serve.
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3) PST Veneto 2019
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Il minor numero di pagine del PST Veneto è dedicato al Turismo Digitale e alla Governance Partecipata (11 e 12). Governance incentrata sulla costituzione di un Osservatorio regionale. Per partecipata invece ho trovato la parola residenti in una sola frase secondaria a p.120:
“…sistema di governance del turismo veneto che vede - oltre agli organismi istituzionali e le associazioni di rappresentanza regionali - operare a livello territoriale le OGD con i rispettivi Consorzi di Imprese e Club di Prodotto. Ovviamente il coinvolgimento degli attori del sistema turistico veneto, ma anche dei residenti, …” 
La partecipazione alla piattaforma Community Partecipata aperta in corso di redazione del PST Veneto è stata poca, inoltre lo strumento della piattaforma è ad oggi inattivo, eppure sarebbe stato molto utile aprirlo in questi 2 mesi di asciutta generale per raccogliere su larga scala proposte di cambiamento.
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4) Capacità organizzativa
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È stato sconfortante sentir dire da chi coinvolto da anni nelle decisioni dalla Regione che il Veneto non sa organizzarsi. Non ci riusciamo veramente e quando lo facciamo è solo una formalità. Il problema dell’incapacità organizzativa è strettamente legato al modello turistico scelto, quello del Trentino Alto Adige. L’incapacità organizzativa è legata ad un altro problema di base, ovvero la capacità progettuale chiusa dentro le mura dei Centri di Ricerca e rispetto alla quale si fa solo alta formazione.
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5) Nuove forme, nuovi prodotti
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Prima del Covid-19 nessuno avrebbe mai messo in discussione il valore “arrivi e presenze diversi da 0”. Per cercare un nuovo modello turistico potremmo scommettere su situazioni limiteperlomeno non escluderle a priori. P.e. dire che il turismo non è diffuso e capillare, stabilire delle aree Tourist Free con le quali sperimentare, l’esempio Vo’ insegna; ogni abitante di una particolare destinazione garantisce per un turista anche se solo di passaggio e così via.
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Quante energie spese nel tentativo di mettere insieme nuovi prodotti turistici, puntando soprattutto sulle esperienze. L’osservazione sul Progetto P.I.A.V.E. ha messo in evidenza un paio di problemi: l’indifferenza rispetto ai partecipanti, non quelli immaginati ma quelli presenti, e l’incoerenza delle azioni rispetto al titolo dell’esperienza proposta.
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II. Collegamenti 
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1) Un patto con gli abitanti
https://barubici.blogspot.com/2017/07/
2) L’esempio della Loire à Velò
https://barubici.blogspot.com/2016/12/
3) PST Veneto, le 100 cose da fare
https://barubici.blogspot.com/2018/10/
4) Destinazioni turistiche
https://barubici.blogspot.com/2020/01/
5) Turismo slow lungo il fiume Piave
https://barubici.blogspot.com/2019/06/

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