3 apr 2020

BEN RITROVATI

La comunicazione nei momenti critici. Webinar della serie SOS Destinations acd Travel Appeal, 31/03/2020

Fra gli intervenuti, i già incontrati D.De Marchi, M.Lalli e R.Milano a cui collego un paio di altri loro interventi registrati prima dell’azzeramento Covid-19. 

Quanto mai attuale aver riletto la domanda di D.De Marchi, impostata durante il suo ultimo intervento come Ciset-Ca’Foscari: se il turismo fosse vietato, cosa resterebbe di Jesolo? Eccoci qui al dunque @giovanna

D.De Marchi - Turismo: marchio e marchi d’area 06/2019

Se il turismo fosse vietato, cosa resterebbe di Jesolo? L’economia, l’ambiente, la società si mischiano in qualche cosa che per il turismo è considerato impatto. L’impatto va oltre l’economia, oltre la società e oltre l’ambiente, va a definire l’identità di un luogo. Di più 🔗
M.Lalli - Digital Meet 11/2017 
Pensiamo che attraverso l’uso dei dati e la comprensione dei propri ospiti, si riesca a progettare esperienze migliori sia on che off line e a innalzare la cosiddetta Guest Experience, la soddisfazione dell’ospite. Se l’ospite si trova bene si incrementerà in generale la redditività della destinazione, non i flussi. Di più 🔗
M.Lalli - Turismo nell’Agenda Digitale del Veneto 03/2017
Il vecchio modello dei siti a braccetto con le app non funziona più. Si può avere un’esperienza umana con un Chat Bot, basta un click per avere una risposta precisa, per accedere subito ad informazioni utili e naturalmente per comprare qualcosa ed è sempre più semplice farlo. Di più 🔗
R.Milano - Nord Est Tourism Talk 02/2018
Il messaggio più importante consegnato ai partecipanti da R.Milano Digital Strategist: il cambiamento in atto verso un’impresa 4.0 è irreversibile, pervasivo e veloce, ma non spaventatevi, fate il primo passo: collaborate! Coopetition nella direzione del digitale. Di più 🔗
R. Milano - Digital Meet 10/2016 
Da un sondaggio riferito da R.Milano Digital Strategist ENIT risulta che la prima innovazione indicata dai turisti è stato il trolley, la valigia con le ruote. Il risultato ci ricorda di guardare con attenzione al mercato reale fisico. Di più 🔗
Post collegato, che raccoglie le domande e le risposte più interessanti ascoltate durante i precedenti Webinar organizzati da Travel Appeal in tema Destinazioni
https://barubici.blogspot.com/2020/01/

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Cicloviaggiatore sulla Muenchen Venezia a Santandrà, luglio 2015
Probabilmente dopo Covid-19 rivedremo questo tipo di cicloturisti, quelli che viaggiano da soli e attrezzati, che chiederanno di aprire la loro tenda nel mezzo campo di casa lungo la Ciclovia. Proposta
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Indice

Tutto turistico - Comunicare il niente - Dopo Covid19 - Problemi fondamentali - Immaginare scenari - Piccoli centri - Cosa fare

Tempo di lettura: 2'
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Tutto turistico

C’è un parallelo fra i percorsi alternativi che G-maps suggerisce agli automobilisti e il fatto che il suolo regionale sia stato riconosciuto dalla legge tutto turistico (2013) ovvero omogeneo e raggiungibile facilmente da chiunque.

Invece di stabilire come turistico ogni cm² del suolo veneto, i decisori allora avrebbero potuto definire delle aree libere dai turisti, dove sperimentare qualcos’altro. In questo modo saremmo arrivati pronti alla grande prova di oggi, un Veneto a turisti 0. 

Se i decisori non sono riusciti in tempi utili ad immaginare una realtà diversa, come possono farlo ora in una situazione di emergenza e quando le priorità sono decisamente altre?
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Comunicare il niente

Abbiamo già comunicato l’inconsistente “Dolomiti, le montagne più belle del mondo”, vedere lo scopo in questa comunicazione è difficile, ancora di più oggi che siamo a 0 arrivi e 0 presenze. Rallentare il flusso della comunicazione? No, cancellarla e cambiare rapidamente, il messaggio deve essere più chiaro e onesto di prima.
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Dopo Covid-19

Per tornare ai livelli appena lasciati secondo un modello pre Covid-19 dobbiamo arrivare al 2023. Se invece sarà un turismo diverso e ripensato, una scelta di campo piuttosto che obbligata potremmo ripartire prima.
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Problemi fondamentali

Ci sono problemi registrati nel corso dell’attività di Barubici, prima della pausa Covid-19, che costituiscono lo scheletro del vecchio modello: si apre senza un progetto turistico, la capacità progettuale resta di pochi e l’immaginario esclude dati e informazioni.

Arrivi e presenze in questo momento sono 0, non vuol dire che non ci siano dati, ma che abbiamo bisogno di cercare, considerare ed elaborarne altri. L’altro dato mancante, rispetto al quale prendere decisioni e fare un’offerta è temporale: non ci sarà ferragosto, né settembre.
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Immaginare scenari 

Abbiamo bisogno di un cambiamento, che riguarda la capacità di immaginare realtà diverse da quella finora conosciuta. L’immaginazione ha tecniche e strumenti ed è legata alla capacità progettuale adulta, capace di riconoscere il vecchio modello e l’immaginario operante.

È necessario un cambiamento: primo chiedere a chi apre un’attività, quale sia il suo progetto turistico e con chi lo condivide; secondo agire in modo da avere una capacità progettuale diffusa, bisognerebbe cambiare scopo e modello di formazione.
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Piccoli centri

Ripartire dai piccoli centri distanti da paesi e città, dove si è in pochi e si vive bene, dove ci sono agricoltura e natura, dove è forse passato qualche cicloturista negli ultimi anni, ma nulla di più. 

Bisognerebbe chiedere agli abitanti di questi piccoli centri se dopo il Covid-19 vogliono veder arrivare estranei desiderosi di condividere il loro quotidiano, forse no.
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Cosa fare

Raccogliere e classificare i problemi rilevati negli ultimi 5 anni di attività e capire se il Covid-19 imposta soluzioni utili anche dopo l'emergenza. La classificazione dovrebbe essere secondo un modello che consenta l’inserimento delle novità. Questo è il lavoro di Barubici per il prossimo post.
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