29 dic 2019

TURISMO LENTO, AVANTI PIANO

A conclusione del corso Turismo Lento: Borghi, Parchi e Cammini d'Italia l’invito è di sognare e di procedere in maniera scientifica, a passo breve, controllato e lento, come in montagna 

Certo che pensare nella prospettiva di 10 anni è faticoso, sia per la costruzione di un’impresa che per l’organizzazione di un evento di turismo lento. È anche vero che 5 anni volano, scanditi più dalle scadenze contabili che da un regolare successo. Le cose poi cambiano così in fretta che fra 10 anni non sappiamo veramente cosa sarà di noi: ambiente, economia, politica, società e vita. A nostro favore giocano meglio i sogni che i fatti.

Scientifico è il Business Plan, il documento iniziale che registra subito un paio di distanze: quella di chi ti sta aiutando a scriverlo e quella del contesto in cui l’impresa s’inserisce. 

L’interesse di chi scrive il piano d’impresa spesso inizia e finisce con la scrittura del documento, che va attentamente riletto prima di consegnarlo a terzi, a volte gli errori si presentano a pagina 1. Il contesto economico, ma anche ambientale, antropologico, politico e sociale in cui l’impresa si inserisce, non è mai abbastanza ben descritto nel documento iniziale, soprattutto in termini di modelli, nomi e relazioni fra le parti, tanto che è facile trovarsi ad operare in un contesto poco convinto.

Post collegato Operare in un contesto poco convinto
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Capitello devozionale con etichette per cicloturisti
Capitello devozionale a Postioma (Treviso), luogo caratterizzato e curato, punto di riferimento per abitanti e cicloturisti 
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Indice 

  1. Chiamiamo turismo un fenomeno di altra natura?
  2. Entusiasmo, partecipazione, relazione
  3. Accessibilità, accoglienza, ospitalità
  4. Verso un turismo, sostenibile e duraturo
  5. Per fare turismo serve coesione sociale

Turismo lento #1
Chiamiamo turismo un fenomeno di altra natura?
Un pezzo della nostra società sarà mobile e i cicloturisti che passano ogni giorno lo mostrano concretamente, ci si può muovere con poco e andare lontano, è un cambiamento in atto. Ai residenti, quelli che hanno deciso di fermarsi in un luogo, in prospettiva non resterà loro che aprire le porte ai numerosi viandanti. In questo senso il cicloturismo, ma anche il turismo a piedi, imposta una possibile società, diversa da quella di oggi. Di più qui
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Turismo lento #2
Entusiasmo, partecipazione, relazione

Le linee guida per la costruzione di un Cammino vanno bene anche per una Ciclovia, a partire dai bisogni imprescindibili legati al corpo del viandante fino all’organizzazione dell’offerta. In primo piano ci sono le qualità delle risorse umane impiegate nel turismo lento e poi 7 argomenti di rilievo, dalla formazione degli operatori alla progettazione/gestione dei punti di tappa.
Le note sono integrate da altri appunti e da riflessioni già svolte. Il punto di vista di Barubici è quello di chi abita gli itinerari cicloturistici: quali informazioni utili per gli abitanti, come coinvolgerli e come attivarli nella virtuosa realizzazione degli itinerari. Di più qui
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Turismo lento #3
Accessibilità, accoglienza, ospitalità

I servizi al turismo lento coincidono con quelli alla residenza e tutto il virtuosismo chiesto ai fornitori di servizi al turismo lento (collaborazione, moralità, organizzazione) sarebbe molto interessante chiederlo anche ai fornitori di servizi alla residenza. Non solo migliorare l’esperienza di viaggio, ma anche quella abitativa. C’è una reciprocità abitante turista: meno abitanti = meno turisti, abitanti tristi = niente turisti, abitanti poveri = turisti isolati, abitanti appassionati = turisti coinvolti. Di più qui
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Turismo lento #4

Verso un turismo, sostenibile e duraturo
Cerco nuovi modelli di sostenibilità per iniziative di turismo lento. 
Un esempio di modello vecchio, che presuppone un territorio popolato di attività: “se indico alle persone che vengono nel mio infopoint di andare in un albergo o in un ristorante piuttosto che in un altro, allora se l’albergatore o il ristoratore sono d’accordo mi daranno qualcosa in cambio, i soldi che mi servono per tenere aperto l’infopoint.” Nel caso di un territorio poco abitato, il modello è debole. 
Un esempio di modello nuovo, con una moneta di scambio diversa: “… on paie par le savoir. Pendant leur séjour, les clients (sélectionnés sur dossier) devront consacrer 2 à 3h par jour à animer des ateliers ou à dispenser des formations dans leurs domaines d’expertise au profit des habitants de la région." Di più qui
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Turismo lento #5
Per fare turismo serve coesione sociale

Rispetto ad un progetto complessivo di turismo lento, chi guida il progetto, chi richiama alla coerenza i partner? Se si tratta di una destinazione lunga e lineare, perché realizzarla per punti: hub, infopoint, touchpoint? Tenendo conto dello spopolamento in atto, né servizi né attrattori limitrofi riusciranno a riempire i vuoti lungo la linea: un vuoto di autenticità, di identità e di organizzazione; p.e. nei nomi delle attività ricettive e/o ristorative, nelle forme delle nuove costruzioni, nell’isolamento delle imprese e delle istituzioni. Di più qui
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