.
Si tratta degli appunti presi durante l'ultimo webinar del 2020*, anticipati da una riflessione fatta durante il laboratorio proposto da Hyperion (Unipd) a cui ho partecipato per VenetoNight 2020**.
Mi sono iscritta al webinar per capire come le OGD sarebbero state presentate ai volontari delle Pro Loco, dopo le tristi vicende dell’OGD trevigiana. Mi sono iscritta per ascoltare S.Marchioro, autore con altri del Progetto Cicloturismo della Regione Veneto e della recente Carta dell'Ospitalità, maggio 2020.
Gli appunti sono brevi e organizzati in 3 titoli: buone pratiche, cicloturismo e organizzazione. A ciascun titolo è collegato un post già pubblicato, di cui si dà un’anticipazione e il link di riferimento.
Per Buone pratiche il post è L’intervento di R.Seppi per EducTour Agricycle (2018). Per Cicloturismo è Turismo e bicicletta, cosa funziona e cosa no (2019). Per Organizzazione il post collegato è Le parole dell'organizzazione turistica (2019), a cui se ne aggiungono altri 3: Carta dell'accoglienza (2020), Governance partecipata (2020) e Presentazione del DMS Veneto (2016). @giovanna
* Webinar acd Unpli Veneto Cosa sono le OGD e come possiamo collaborare noi Pro Loco con loro?
** Laboratorio Hyperion/VenetoNight 2020 Interagire per promuovere coesione
** Laboratorio Hyperion/VenetoNight 2020 Interagire per promuovere coesione
Post collegato I 17 modi di fare turismo di una nuova Pro Loco
.
Nuovo collegamento de La Tradotta con il tracciato della Ciclovia Muenchen Venezia a Volpago del Montello (TV): inadeguata semplicità, mancanza di senso storico, di contatto con la realtà e immagine compromessa. Foto in Bikemap qui
.
Indice
1) Una riflessione
Il cicloturismo richiede un sostegno convinto e diffuso
2) Gli appunti del webinar
a) Buone pratiche, non dovete inventare nullab) Cicloturismo, 10 anni di Veneto in biciclettac) Organizzazione, una dimensione adeguata ai tempi
3) Post collegati
1) Riflessione: Per fare turismo serve coesione socialea) Buone pratiche: L’intervento di R.Seppi per EducTour Agricycle 2018b) Cicloturismo: Turismo e bicicletta, cosa funziona e cosa noc) Organizzazione: Le parole dell’organizzazione turistica
Altri post: Carta dell’accoglienza. Governance partecipata. Presentazione del DMS Veneto.
.
Tempo di lettura: 5' + approfondimenti
1) Una riflessione
.
.
Il cicloturismo richiede un sostegno convinto e diffuso
Nel centrare gli obiettivi di comunità, in questa emergenza sanitaria abbiamo un problema di *coesione sociale, monitorato in Veneto dall’osservatorio Hyperion (Unipd). Maggiore coesione = maggiore riuscita, minore coesione = minore riuscita e maggiori conflitti.
Le azioni collettive richieste che portano a centrare l’obiettivo di riduzione del contagio hanno bisogno di un sostegno convinto e diffuso, lo stesso sostegno che il fare cicloturismo richiede, perché è un'attività che per riuscire bene coinvolge gli altri, la comunità, il territorio.
Ridurre il contagio è una questione di vita o di morte, ma dopo domani lo sarà anche il turismo, una questione vitale che va impostata bene adesso. Potremmo affrontare la questione considerando il turismo sempre e comunque in assetto emergenziale e trattarlo quindi di conseguenza, anche dopo il 2023?
.
Le azioni collettive richieste che portano a centrare l’obiettivo di riduzione del contagio hanno bisogno di un sostegno convinto e diffuso, lo stesso sostegno che il fare cicloturismo richiede, perché è un'attività che per riuscire bene coinvolge gli altri, la comunità, il territorio.
Ridurre il contagio è una questione di vita o di morte, ma dopo domani lo sarà anche il turismo, una questione vitale che va impostata bene adesso. Potremmo affrontare la questione considerando il turismo sempre e comunque in assetto emergenziale e trattarlo quindi di conseguenza, anche dopo il 2023?
.
2) Gli appunti del webinar
.
a) Buone pratiche, non dovete inventare nulla
Il turismo non è una scienza, ma la sistematizzazione di buone pratiche, che bisogna conoscere, adottare e declinare al proprio territorio.
.
a) Buone pratiche, non dovete inventare nulla
Il turismo non è una scienza, ma la sistematizzazione di buone pratiche, che bisogna conoscere, adottare e declinare al proprio territorio.
Cosa potremmo fare per riorganizzare le nostre destinazioni?
- Riorganizzare l’offerta delle destinazioni (Destination Management Plan)
- Applicare il Piano Strategico Turismo Veneto (es. Carta Accoglienza)
- Utilizzare al meglio il Destination Management System regionale
- Definire il modello organizzativo più adatto per ciascuna destinazione, secondo schemi evoluti e riconosciuti
- Funzionamento/finanziamento delle destinazioni, secondo schemi evoluti e riconosciuti
b) Cicloturismo, 10 anni di Veneto in bicicletta
10 anni fa come Regione abbiamo affrontato il Cicloturismo. Ora ci occupiamo di Cammini e Destinazioni Unesco.
Come potrebbe cambiare il turismo post Covid?
Un turismo più sostenibile e più responsabile, tendenza questa già ben impostata prima di Covid 19. Un turismo più attento alla salute e alla sicurezza, non sappiamo per quanto tempo ci muoveremo in assetto emergenziale e la sicurezza maggiore sarà ancora nessun contatto? Un turismo di prossimità, gli italiani per gli italiani e con attenzione, gli italiani per gli stranieri confinanti.
.
c) Organizzazione, una dimensione adeguata ai tempi
Secondo l’indice di Travel & Tourism Competitiveness 2015, all’Italia mancano ICT e Organizzazione. Una buona organizzazione vince sulle risorse. Per mancanza di organizzazione, la dipendenza dell’Italia e del Veneto dalle OTA è stata forte. Abbiamo ora il tempo per mettere appunto il sistema e organizzarci diversamente.
L’importanza di una destinazione organizzata
Per le destinazioni turistiche “community” il raggiungimento o il mantenimento di posizioni di competitività sul mercato dipendono dalla effettiva capacità di adattarsi ai cambiamenti che condizionano il turismo globale. Emerge con forza la necessità per le destinazioni di darsi una dimensione organizzativa e gestionale adeguata ai tempi.
Cosa sta facendo il Veneto, attuazione del PST 2018
Come potrebbe cambiare il turismo post Covid?
Un turismo più sostenibile e più responsabile, tendenza questa già ben impostata prima di Covid 19. Un turismo più attento alla salute e alla sicurezza, non sappiamo per quanto tempo ci muoveremo in assetto emergenziale e la sicurezza maggiore sarà ancora nessun contatto? Un turismo di prossimità, gli italiani per gli italiani e con attenzione, gli italiani per gli stranieri confinanti.
.
c) Organizzazione, una dimensione adeguata ai tempi
Secondo l’indice di Travel & Tourism Competitiveness 2015, all’Italia mancano ICT e Organizzazione. Una buona organizzazione vince sulle risorse. Per mancanza di organizzazione, la dipendenza dell’Italia e del Veneto dalle OTA è stata forte. Abbiamo ora il tempo per mettere appunto il sistema e organizzarci diversamente.
L’importanza di una destinazione organizzata
Per le destinazioni turistiche “community” il raggiungimento o il mantenimento di posizioni di competitività sul mercato dipendono dalla effettiva capacità di adattarsi ai cambiamenti che condizionano il turismo globale. Emerge con forza la necessità per le destinazioni di darsi una dimensione organizzativa e gestionale adeguata ai tempi.
Cosa sta facendo il Veneto, attuazione del PST 2018
“Cycling in the Land of Venice” --- Card regionale “The Land of Venice” --- Hub regionali Le Porte dell’accoglienza --- Nuovi standard Uffici IAT e InfoPoint --- Potenziamento e diffusione del DMS regionale --- Avvio dell’Ecosistema Digitale Veneto --- La Carta dell’Accoglienza e dell’Ospitalità --- Miglioramento standard di qualità del servizio turistico -- Diffusione del marchio ombrello “Veneto the Land of Venice” --- Governace partecipata del PSTV --- Osservatorio turistico regionale federatoDomande
- Come incide l’esperienza Covid sui programmi della Regione Veneto stabiliti prima del Covid?
- Cosa arriva di tutto questo articolato progetto di organizzazione del turismo all'ultimo dei volontari di una piccola Pro Loco?
3) Post collegati
.
1) Riflessione: Per fare turismo serve coesione sociale (2020)
Rispetto ad un progetto complessivo di turismo lento, chi guida il progetto, chi richiama alla coerenza i partner? Se si tratta di una destinazione lunga e lineare, perché realizzarla per punti: hub, infopoint, touchpoint? Tenendo conto dello spopolamento in atto, né servizi né attrattori limitrofi riusciranno a riempire i vuoti lungo la linea: un vuoto di autenticità, di identità e di organizzazione. P.e. nei nomi delle attività ricettive e/o ristorative, nelle forme delle nuove costruzioni, nell’isolamento delle imprese e delle istituzioni.
C’è una prova di coesione sociale che sta funzionando bene, si chiama Controllo di Vicinato: rapporti di buon vicinato, conoscenza reciproca e iniziative condivise. Gli abitanti che vi aderiscono hanno un livello di attenzione alto rispetto a quello che succede intorno a loro e si muovono nel rispetto delle regole. L'attenzione è anche per viandanti, pellegrini, viaggiatori e turisti che non passano inosservati, sono oggetto di interesse e occasione di relazione. Di più qui
.
a) Buone pratiche: L'intervento di R.Seppi per Eductour Agricycle Veneto (2018)
Anima, ruralità, spazio, tempio. Parole a cui aggiungere l’aggettivo turistico e traducibili in: ogni luogo ha un’anima, bisogna raccontarla; il turismo si fa con gli abitanti, abbiamo bisogno di loro; mai isolare la propria attività, l’ospitalità comincia fuori; condividere identità e valori, non dovete inventare nulla.
L’intervento di Seppi costituisce un articolato e ordinato modo di procedere alla costruzione di un prodotto cicloturistico rurale, specifico e distinto dagli altri. Si parte con una ricerca di mercato e l’individuazione del target, per finire 9 passaggi dopo! alla promo-commercializzazione del prodotto. Nel mezzo c’è un punto nuovo, almeno per Barubici, che è la sceneggiatura del percorso, di cui tener conto nei prossimi progetti. Di più qui
.
b) Cicloturismo: Turismo e bicicletta, cosa funziona e cosa no (2019)
L’obiettivo è arrivare ad una SWOT Analysis risultato di questi 5 anni di lavoro. Il primo passo per avvicinarmi alla complessità della matrice, è in questo post. Avvicinarmi alla complessità della matrice significa evitare di scrivere frasi scontate e stabilire una priorità fra i problemi messi sotto uno stesso titolo.
Ho preso la tabella in cui sono stati riassunti i risultati del Focus Group di Treviso, condotto con metodo nel 2015 da Etifor, per uno studio commissionato dalla Regione Veneto sul progetto turistico “Veneto in bicicletta” cominciato 10 anni fa. Ho messo in ordine alfabetico i 7 punti proposti e ne ho seguito la traccia, confermando alcuni contenuti e aggiungendone altri. Di più qui
.
.
c) Organizzazione: Le parole dell’organizzazione turistica (2019)
L’anno scorso a Treviso UniCredit Italia ha organizzato il primo UniCredit Talk del 2018 in cui si è parlato di Turismo 4.0. Quest’anno sempre su iniziativa di Unicredit e di nuovo a Treviso si è parlato di organizzazione.
Le parole dell’organizzazione usate sono: consorzio/fondazione, destinazione/prodotto, governance, IPA/DMC, OGD; le espressioni più ripetute: braccio operativo, marchio d’area, motivazioni di viaggio, paesaggio culturale, rallentamento generalizzato; altre parole usate: camere, caratteristiche, filiera, qualità, territorio. Di più qui
.
Altri post
Carta dell’accoglienza e dell'ospitalità (2020)
Nella Carta il termine 'cittadinanza' non c’è e 'cittadini' è poco usato, mentre il termine 'comunità' è imperante nelle accezioni di locale, accogliente, ospitante, nostra, residente. Di più qui Reciprocità turista abitante
.
Governance partecipata (2020)
Il minor numero di pagine del PST Veneto è dedicato al Turismo Digitale e alla Governance Partecipata (11 e 12). Governance incentrata sulla costituzione di un Osservatorio regionale. Per partecipata invece ho trovato la parola residenti in una sola frase secondaria a p.120. Di più qui Governance partecipata
.
Presentazione del DMS Veneto (2016)
Il DMS Deskline ® 3.0 della Regione Veneto (Internet Destination Management System) è una piattaforma digitale, prodotta dalla Feratel, impresa che proviene dal Trentino Alto Adige. Di più qui Turismo digitale in Veneto: in progress, in ritardo, altri modelli?
L’anno scorso a Treviso UniCredit Italia ha organizzato il primo UniCredit Talk del 2018 in cui si è parlato di Turismo 4.0. Quest’anno sempre su iniziativa di Unicredit e di nuovo a Treviso si è parlato di organizzazione.
Le parole dell’organizzazione usate sono: consorzio/fondazione, destinazione/prodotto, governance, IPA/DMC, OGD; le espressioni più ripetute: braccio operativo, marchio d’area, motivazioni di viaggio, paesaggio culturale, rallentamento generalizzato; altre parole usate: camere, caratteristiche, filiera, qualità, territorio. Di più qui
.
Altri post
Carta dell’accoglienza e dell'ospitalità (2020)
Nella Carta il termine 'cittadinanza' non c’è e 'cittadini' è poco usato, mentre il termine 'comunità' è imperante nelle accezioni di locale, accogliente, ospitante, nostra, residente. Di più qui Reciprocità turista abitante
.
Governance partecipata (2020)
Il minor numero di pagine del PST Veneto è dedicato al Turismo Digitale e alla Governance Partecipata (11 e 12). Governance incentrata sulla costituzione di un Osservatorio regionale. Per partecipata invece ho trovato la parola residenti in una sola frase secondaria a p.120. Di più qui Governance partecipata
.
Presentazione del DMS Veneto (2016)
Il DMS Deskline ® 3.0 della Regione Veneto (Internet Destination Management System) è una piattaforma digitale, prodotta dalla Feratel, impresa che proviene dal Trentino Alto Adige. Di più qui Turismo digitale in Veneto: in progress, in ritardo, altri modelli?
.